Come si riproducono le meduse? Quello che avviene è un processo davvero incredibile, che non tutti conoscono. Scopriamo, insieme, di cosa si tratta.
Intorno alla figura delle meduse ci sono considerazioni diverse. C’è chi le considera pericolose per il loro tocco e non vorrebbe mai avvistarne una in mare e chi, invece, continua ad essere affascinato da questi animali marini liberi nell’acqua. Ad ogni modo, vedere le splendide creature muoversi è uno spettacolo. Ma come si riproducono le meduse? Scopriamolo qui.
Come si riproducono le meduse?
Quello che si verifica tra le meduse è un processo che incuriosisce molto, perché non è come ci si aspetta. Il posto in cui vivono, inoltre, determina la fecondazione di queste creature. Continuiamo la lettura dell’articolo.
Con il loro caratteristico corpo a sacco e la simpatica forma a campana, il cosiddetto ombrello, le meduse sono tra gli animali marini che più attirano la mente umana.
Esistono circa 10.000 specie di meduse nel mondo e ce ne sono diversi tipi, come le nematociti, le più comuni, considerate urticanti, quelle responsabili delle punture in mare. Esse si difendono e cacciano nel mare.
Troviamo, poi, i pticocisti, meduse che in mare catturano piccolissimi animali o particelle alimentari.
In realtà, in natura si possono distinguere due forme di questi animali: polipi e meduse.
I polipi sono spesso in colonia e vivono attaccati al fondo del mare; le meduse non vivono in gruppo ma galleggiano sole dentro l’acqua.
Si possono trovare animali marini che, nel loro ciclo di vita, assumono la forma sia di polipo che di medusa.
Una riproduzione non comune
Aspetto interessante della loro vita è la riproduzione. Nell’ambiente di acqua dolce o salata, le meduse si riproducono in un modo poco comune, poiché la fecondazione è esterna.
Ciò significa che sia gli esemplari maschi che le femmine liberano all’esterno i rispettivi ovuli e spermatozoi (nel caso di meduse ermafroditi liberano entrambi).
In base alla forma che assumano gli animali marini si avranno riproduzioni differenti.
Una medusa libera i gameti che formeranno l’uovo, da cui non nascerà una larva ma direttamente una nuova medusa.
Anche se la maggior parte delle meduse sono ermafrodite, se la specie assume entrambe le forme, i polipi daranno vita alle meduse con una riproduzione asessuata.
Una volta cresciuta libera la medusa, essa libererà i gameti che, fecondati, daranno origina ad una larva, la quale diverrà un polipo. Questo polipo, ancora, darà vita ad una colonia di polipi.
Il polipo, invece, procede alla fecondazione liberando i gameti all’esterno ma che si avvererà solo più tardi. La larva, poi, dovrà aderire al fondale marino come nuovo polipo.
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La vita delle meduse: altre curiosità
Oltre alla riproduzione, ci sono tante altre curiosità che riguardano la vita acquatica delle meduse. Leggiamo, più avanti, cosa mangiano e cosa sono capaci di fare durante il ciclo vitale.
Nella vita acquatica delle interessantissime e diverse meduse, si può assistere a spettacoli emozionanti, se si ha la fortuna di osservarle negli acquari o in un percorso sott’acqua.
Queste creature così particolari sono costituite per il 95% di acqua e per il restante 5% di materiali solidi.
É grazie al loro raggruppamento che si struttura la famosa barriera corallina, visibile addirittura dallo spazio.
Non tutti sanno che, tra gli animali che vivono più a lungo, figura una specie di medusa chiamata Turritopsis Nutricula, che sembra non morire mai, tornando sempre alla forma di polipo.
L’alimentazione delle meduse
Per quanto riguarda l’alimentazione, il cibo principale delle meduse è un composto di organismi animali chiamato zooplancton.
Insieme ad organismi vegetali acquatici, i fitoplancton, e le larve di altre meduse. Gli animali marini, poi, si nutrono sempre in base all’equivalenza del loro peso.
Come si riproducono le meduse: pericolose dopo la morte
Sinuose, luminose e colorate, le meduse possono incantare lo spettatore ma possono pungere anche dopo la morte.
Calpestare inconsapevolmente una medusa sulla spiaggia, infatti, può provocare l’orticaria, perché i suoi tentacoli rilasciano sostanze urticanti per la pelle. Toccarla significa avere reazioni come dolore e prurito intenso, arrossamento, gonfiore.
Le meduse: sacchi d’acqua mobile
Altra inimmaginabile curiosità riguarda il loro corpo, strutturato come una semplice sacca di acqua, poiché le meduse non hanno né sangue né cervello.
Il corpo è costituito da due strati sottili di tessuto cellulare, nient’altro. In ogni caso, sono animali marini dotati del potere di produrre luce, per dedicarsi a tutte le attività della loro vita.