Molte persone sono curiose su come si alleva un pavone per semplice informazione o perché devono farlo, ecco tutti i dettagli.
Il pavone è probabilmente l’uccello più affascinante che colpisce tutti con i suoi colori e con la maestosità della sua coda che si apre a ruota. Anche gli amanti della mitologia tengono conto del pavone e della simbologia che lo lega alla dea Era o Giunone.
In questo articolo, però, vogliamo capire come si alleva un pavone e come inserirlo, quindi, in un contesto di allevamento. Si può fare benissimo e ce lo spiegano gli esperti.
Scoprire un po’ di più su questo bellissimo uccello ne vale la pena, dal momento che continua ad affascinare e catturare l’attenzione di tutti da tempi antichissimi.
Prima di vedere come si deve fare per allevare un pavone, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche di questo animale. Innanzitutto, ci si riferisce a questo uccello con diversi nomi: pavone blu, pavone reale o pavone indiano.
È originario dell’India, ma già gli antichi Greci lo hanno preso come simbolo di bellezza e della propria mitologia. Nel corso del tempo sono nate diverse razze con caratteristiche diverse tra loro.
Viene definito “il principe dei giardini” ed è l’uccello ornamentale più ricercato. La sua caratteristica principale, che tutti conoscono, è la sua fantastica coda che diventa una grande ruota. Questo è un elemento del maschio durante il corteggiamento alla femmina.
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Ci sono delle differenze tra maschio e femmina. Il maschio è molto più colorato e ha queste piume sulla coda che servono per la ruota. Nel corpo ci sono colori molto vividi come il blu, il verde, poi su dorso e ali un’alternanza di bruno e dorato. Caratteristici sono gli occhi azzurri della cosa con colore verde e oro attorno.
La femmina, invece, presenta dei colori attorno al marroncino con un po’ di verde sul collo e sul ventre. Le misure sono più piccole, circa 85 cm, mentre il maschio può raggiungere anche i 250.
Ci sono, comunque, diverse razze di pavone o mutazioni. Esiste il pavone bianco, ad esempio, e il pavone arlecchino. Il pavone specifero, invece, ha dei colori tendenti al verde ed è più grande della razza comune.
Anche se le sue origini sono in India, il pavone può essere presente in tutto il mondo ed ha la capacità di adattarsi molto velocemente ad ogni tipo di clima.
A scopo ornamentale può vivere in cattività ovunque, sia in una voliera che all’aperto. Ovviamente, bisogna tenere conto delle dimensioni con la coda aperta, quindi, la voliera dovrà essere molto grande.
Anche se è in grado di volare, lo sa fare a basse altezze, sa adattarsi e abituarsi ad un ambiente, quindi, si può anche lasciare libero nello spazio aperto. L’unica accortezza è quella di non mettere più esemplari insieme, ma separati. Il pavone non è un animale socievole.
Detto questo, bisogna poi fare attenzione all’alimentazione. In commercio ci sono mangimi e sementi appositi. Se si decide di allevarlo nella voliera, bisogna integrare il mangime con frutta e verdura, oltre a piccoli invertebrati che in natura troverebbe da solo.
Infine, qualche informazione sulla riproduzione. Un maschio ha in genere 4 o 5 femmine che, dopo l’accoppiamento, preparano il nido, depongono le uova (da 6 a 8) e non si spostano per il tempo necessario alla nascita dei piccoli. In genere, la cova dura 28 giorni.
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