I pesci sono sprovvisti di palpebre e sembra che abbiano sempre gli occhi aperti e che non soffrano mai il sonno: ma come dormono i pesci?
Tutti gli esseri viventi, ivi incluso l’uomo, necessitano di ore di veglia e di sonno; a questo ciclo naturale, ovviamente, non fanno eccezione i pesci, i famigerati “animali acquatici” spesso utilizzati come compagnia. Naturalmente il loro sonno non è del tutto “privo di sensi” come potrebbe essere quello degli esseri umani o di altri animali predatori visto che non possono lasciarsi trascinare dalla corrente ed essere finanche divorati.
I simpatici “nuotanti a pinne” però, ad eccezione di quanto potremmo prevedere, hanno gli occhi sempre aperti e questo lascerebbe presagire che non dormono mai… Ma sarà vero? E se non fosse così, come dormono i pesci?
Teniamo presente una differenza sostanziale e assolutamente non trascurabile: i pesci sono esseri viventi sprovvisti di palpebre, ad eccezione degli squali che invece hanno una membrana denominata “nittante o terza palpebra”, dunque quando riposano anche per poco tempo, visivamente è molto difficile accorgersene.
Ci sono però alcune caratteristiche fondamentali che, a occhio nudo e per un osservatore attento, lasciano presagire che stiano dormendo.
Innanzitutto per quelli di “casa” si nota che sono fermi e immobili sul fondo, ovviamente non nella classica posizione ” a pancia in su” che lascia trasparire un affaticamento o che il pesce stia male, non reagiscono agli stimoli, rallentano la respirazione e restano nella medesima posizione per diversi minuti, anche se non per tantissimo tempo.
Diversa la situazione per coloro che si trovano in condizioni che potremmo definire “di pericolo” come quelli di lago o di mare. Loro si nascondono in una piccola “cavernetta” o buca, o si mimetizzano con l’ambiente esterno per evitare che possano essere mangiati, rallentano la respirazione e si risvegliano sempre dopo poco tempo.
Il processo del sonno anche nei pesci è un fattore naturale quasi paragonabile a quello che avviene nell’essere umano. Gli “acquatici a pinne” infatti, possiedono dei neuroni situati in una porzione di cervello denominata ipotalamo proprio come nell’uomo. Questi regolano la funzione sonno/veglia dunque anche il quantitativo di inattività che necessitano per ricaricarsi.
Differenza sostanziale tra i pesci, l’uomo o altri animali terrestri e non , è che il loro sonno dura soltanto pochi minuti, all’incirca 20 e poi sono pronti per riprendere le loro attività normalmente.
In generale l’essere umano e pochi predatori necessitano di lunghe ore di sonno, all’incirca 6 o 7, per rigenerarsi. Altri esseri viventi, anfibi o acquatici, possono riposare anche solo per qualche ora e restare svegli e godere di una ricca attività celebrale. Esistono inoltre, pesci notturni e diurni.
Ovviamente i primi riposeranno durante il giorno cercando di nascondersi bene da quelli grandi che hanno un maggiore campo visivo per poterli avvistare; i secondi come dice la parola stessa, resteranno svegli di giorno e dormiranno la notte.
Ultima eccezione da evidenziare sul sonno dei pesci è rappresentata dagli squali: sebbene anche loro rallentino l’attività neurologica durante il sonno, il loro movimento resta costante anche se rallentato.
Questo dipende dal loro sistema respiratorio: l’acqua deve passare tra le branchie affinché possano respirare anche se la loro respirazione, così come i battiti cardiaci, diminuisce considerevolmente.
D.D.
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