Come allevare un minighiro africano: tutto quello che vi occorre sapere, dalle caratteristiche al tipo di alloggio, per poterlo tenerlo in casa.
Il minighiro africano è più affine ad uno scoiattolo che ad un topo.
Ora vi starete chiedendo a quale famiglia appartenga e se si tratti di un animale da poter tenere in casa.
Esistono ben 14 specie, quello più comunemente venduto nei negozi è il minighiro domestico, o Graphiurus Murinus.
Il minighiro, negli ultimi anni è diventato un nuovo animale domestico per molte persone.
Ecco perché, abbiamo deciso di darvi le informazioni necessarie per allevare un minighiro, in modo tale che se vi dovesse venire il desiderio di adottarlo, sapreste già cosa fare.
Per avere un’idea precisa di come allevare un minighiro africano in casa, è necessario avere almeno una conoscenza base dell’animale.
Per conoscenza base, si intendono le informazioni riguardanti le caratteristiche fisiche e lo stile di vita di questo animale.
Attraverso queste notizie, sarà possibile allevare un minighiro e crescerlo nelle migliori delle condizioni, come è giusto che sia.
Il minighiro è un piccolo roditore dagli occhi grossi occhi neri a palla che necessita di meno attenzioni rispetto ai classici animali domestici.
Il minighiro è caratterizzato da una folta coda che può andare dai 5 ai 13 centimetri, mentre il resto del corpo può avere una lunghezza compresa tra i 10 e i 15 centimetri, per un peso complessivo di circa 30 grammi.
A differenza del ghiro europeo che non può essere catturato, il minighiro africano risulta anche più piccolo.
Generalmente, in cattività, ha una durata di vita media pari a circa 3-5 anni.
La diffusione del minighiro africano come animale domestico è dovuta al fatto che è abbastanza docile e se abituato al contatto e alla manipolazione, si affeziona agli esseri umani.
Ma vediamo, dove e come è possibile allevare un minighiro africano e tenerlo nelle migliori delle condizioni.
Per allevare un minighiro africano è necessario procurarsi una gabbia adatta, anche se parlare di gabbie è sbagliato, in quanto, grazie alle sue minute dimensioni tende a passare attraverso le sbarre e a scappare.
Perciò, è sempre consigliabile allevarlo in un terrario di vetro e rete metallica, sviluppato in altezza, le misure suggerite sono 50x40x80 cm.
All’interno sul fondo potete utilizzare materiali differenti: quali tutolo di mais, cilindretti di paglia o carta pressata, torba asciutta per uno spessore di almeno 5 cm.
Arricchire l’ambiente con numerosi rami sottili che permettano al minighiro di raggiungere qualsiasi punto del terrario e due nidi uno di paglia intrecciata appeso ad un ramo e un nido sul fondo (basta una scatoletta di cartone con un foro).
Le temperature di casa che non scendono mai sotto i 20-22°C. generalmente, sono perfette per questo piccolo mammifero, che non affronterà mai un vero letargo.
Trattandosi di un animale notturno non necessita di alcuna fonte di illuminazione.
Infine, insieme agli accessori è necessario introdurre le ciotole e i beverini, fondamentali per l’alimentazione del minighiro.
Tutti gli alimenti andranno posizionati in singole vaschettine, pulite al massimo ogni due giorni e collocate in diversi punti del terrario.
Si rende necessaria, invece, una pulizia a fondo ogni 7-10 giorni cercando di non lasciare tracce odorose di detergenti e disifettanti per non stressare l’animale.
Il minighiro tendenzialmente si nutre di insetti e frutta, anche se sporadicamente è tenuto ad integrare con altro.
Perciò, al minighiro allevato in casa, è necessario somministrare frutta (banane, mele, uva, albicocche, pere), insetti (grilli o camole del miele, a giorni alterni per evitare l’obesità), biscotti ai cereali per bambini, crocchette per gatti, semi misti per criceti.
La frutta, a piccoli pezzi, potrà anche essere appoggiata sui rami, così l’animale si divertirà a raccoglierla e a cibarsene.
Anche lo yogurt, di qualsiasi tipo (meglio al gusto di frutta), è importante in particolare per le femmine in gestazione.
Inoltre, sarà necessario lasciare a disposizione sempre un piccolo contenitore d’acqua poco profondo, da cambiare ogni giorno.
Non impressionatevi se il minighiro attraversa fasi di intensa nutrizione seguite da altre in cui mangia decisamente meno, ha semplicemente raggiunto il suo limite.
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Il minighiro africano, come precedentemente accennato è il più socievole tra i roditori ed essendo il suo musetto irresistibile, in tanti sono attirati dal volerli maneggiare.
Ricordatevi sempre due regole fondamentali: mai prendere il minighiro per la coda (si staccherebbe senza possibilità di rigenerazione) e mai tentare di addomesticarli in una stanza, con appigli adatti alle sue zampe (sarà difficile riprenderlo).
Sappiate che l’animale avrà bisogno di tempo per adattarsi all’ambiente nuovo e alle persone sconosciute. Se cercherete subito un approccio, tenderà a sfuggirvi, semplicemente perché è spaventato.
Tale atteggiamento con il passare dei giorni, vedrà sempre più un miglioramento. Ad ogni modo, il miglior modo per maneggiarlo è afferrarlo rapidamente per la collottola.
Tuttavia, prima di arrivare alla manipolazione dell’animale, fatevi vedere per qualche giorno regolarmente davanti al terrario e poi infilate qualche bocconcino.
Si tratta di veri e propri approcci per instaurare un rapporto con il vostro minighiro.
Attenzione che la parte più difficile non è cercare un contatto e tirarlo fuori dal terrario, ma è convincerlo a rientrare nel terrario.
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