Come allevare un duprasi: tutto quello che occorre sapere, dalle caratteristiche alla gabbia, per poterlo tenerlo in casa.
Attualmente, se ne sentono davvero tanti di animali domestici dai nomi mai uditi prima, fra questi, negli ultimi tempi, è comparso anche il duprasi.
La maggior parte di voi, si starà chiedendo cosa sia, a quale famiglia appartenga e se si tratti di un animale da poter tenere in casa.
È bene si, il duprasi è un animale domestico che in tanti desiderano come animale da compagnia.
Ecco perché, abbiamo deciso di darvi qualche dritta su come allevare un duprasi, se mai vi dovesse venire il desiderio di accoglierne uno o più in casa vostra.
Negli ultimi tempi, tra gli animali domestici più richiesti ci sono i roditori e tra questi il duprasi.
Si tratta, di un piccolo animaletto che necessita di molto meno attenzioni e cure.
Ciò nonostante, per allevare un duprasi occorrono informazioni specifiche e indicazioni relative a: caratteristiche, alloggio, alimentazione e abitudini.
Perciò, per poter capire come allevare un duprasi, è fondamentale sapere di che animale si tratti, quali sono le sue dimensioni, di cosa necessita, cosa mangia e quali sono i suoi comportamenti.
Ecco perché, partiremo dalla descrizione di questo piccolo roditore che origina dal nord Africa, dall’Algeria all’Egitto, dove vive in aree sabbiose o rocciose caratterizzate da scarsa vegetazione.
Il duprasi è un animale di circa 13 cm per un peso di 80 gr circa, dotato di un musetto appuntito, lunghi baffi, corpo tozzo e rotondeggiante con una folta pelliccia nei color aguti (grigia e marrone) dorsalmente e bianca ventralmente.
La coda, poi, ha un aspetto caratteristico, quasi completamente priva di pelo e dalla forma a clava.
Si tratta tendenzialmente di un animale notturno, ma in cattività ha periodi di attività sia di giorno che di notte.
Può essere tenuto singolarmente perché non soffre la solitudine, è un roditore tranquillo e dal temperamento molto docile, che si lascia maneggiare senza problemi.
Inoltre, tende a sporcare molto poco il fondo della gabbietta e ciò rende meno impegnativa la gestione.
Generalmente, ha una durata di vita media pari a circa 2-4 anni in cattività.
Ma vediamo, di cosa necessita per poter vivere questi suoi pochi anni, nel modo migliore possibile. Scopritelo nei prossimi paragrafi.
Il duprasi, come abbiamo precedentemente specificato è un roditore e in quanto tale, per tenerlo in casa ha bisogno di una gabbia per roditori.
Per allevarlo, quindi, in buone condizioni è necessario che essa sia spaziosa, con pareti lisce, il fondo pieno e un substrato abbondante di segatura o truciolato.
Ai lati, è opportuno chiudere con del plexiglass, lasciando comunque un lato con solo la rete, per il ricircolo d’aria.
All’interno è bene allestirla con una casetta che il duprasi userà come tana.
Per renderla più calda potrete imbottirla con del fieno morbido e sottile o carta da cucina a pezzi.
Il materiale del fondo può essere sostituito una volta alla settimana, considerato che sporca molto poco.
Anche se questo roditore non è particolarmente attivo, nella gabbia, è necessario introdurre accessori per tenere impegnato l’animaletto.
Va posta, quindi, una ruota per criceti con il fondo pieno, dei tubi di cartone e delle piccole tane.
Insieme poi agli accessori ricreativi, è necessario introdurre le ciotole e i beverini, fondamentali per l’alimentazione del duprasi.
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Anche la sistemazione della gabbia, intesa come posizione dell’alloggio, è importante.
Come infatti, è bene prendere in considerazione una zona in ombra dentro la gabbia, magari coprendo la stessa con dei teli oscuranti.
Non va mai collocata dove sono presenti correnti d’aria o troppo vicina ad elettrodomestici (televisioni o stereo).
Infine, tenendo presente che questo roditore è abituato ad un clima arido, la temperatura ideale è di 24°C e l’umidità di 35-50%.
L’alimentazione del duprasi è la classica dieta in pellet per roditori insettivori. Essa deve contenere il 18% di proteine.
Tra l’altro, è possibilie offrire al vostro duprasi anche piccole quantità di vegetali, grilli, farfalle notturne e larve di insetti (come le tarme della farina e le larve di kaimani), integrate con il calcio.
L’acqua va sempre lasciata a disposizione, preferibilmente con un abbeveratoio a goccia.
Ciò che invece non deve essere mai somministrato sono gli alimenti per criceti, a base di semi, cereali e frutta secca, poiché causano obesità.
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Nel momento in cui arrivate a casa con il vostro duprasi (appena uscito dal negozio di animali, dove l’avete acquistato), non cercate di instaurare subito un contatto fisico.
L’animale tenderà a sfuggirvi, si allontanerà dalla vostra mano, dovrete dare al piccolo roditore il tempo necessario di abituarsi all’ambiente nuovo e alle nuove persone che lo circondano.
Sicuramente è spaventato dalla novità del posto e delle persone che lo circondano, ma con il passare dei giorni, vedrete che sarà lui a cercare il vostro contatto e le vostre coccole.
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