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Colisa o Trichogaster lalius: caratteristiche, habitat e alimentazione

Il Colisa o Trichogaster lalius è un pesce spettacolare per acquari medio-grandi. Vediamo le caratteristiche, l’habitat, la riproduzione e l’alimentazione.

pesce colisa.(Foto Adobe Stock)

Il Colisa (nome scientifico Trichogaster lalius), noto anche come Gourami nano, è un pesce d’acqua dolce.  Un pesce molto amato in acquariofilia grazie alla bellezza della sua livrea ed alla sua relativa semplicità di allevamento e riproduzione anche in cattività. Questo pesce appartiene alla famiglia Osphronemidae e deriva dalle zone paludose della Thailandia e Malesia.

Caratteristiche del pesce Il

Pesce in acquario (Foto Pixabay)

Il Colisa o Trichogaster lalius ha corpo ovale e schiacciato ai fianchi e misura circa 9 cm. La forma naturale è blu con strisce rosse per il maschio e beige con tracce di strisce grigiastre per la femmina.

Tra maschi e femmine la differenza è significativa: i maschi sono molto colorati con strisce rosse ed azzurre verticali, le femmine presentano una colorazione grigio-argentea. Esistono varietà riproduttive interamente rosse o blu per il maschio e beige solido per la femmina, ma sarebbe prudente evitare tutte le varianti di “colore”, in particolare quelle blu, che sono colorate artificialmente.

Il Colisa ha una bocca abbastanza piccola, possiede un organo respiratorio accessorio noto come organo del labirinto, quest’organo permette al pesce Colisa di respirare aria dalla superficie e di assorbire ossigeno anche in condizioni quasi impercepibili.

È un pesce abbastanza conosciuto per le sue doti da saltatore, per cui è consigliabile metterli in vasche chiuse, inoltre, tenere il coperchio chiuso aumenterà l’umidità di superficie e il calore, condizione che fa molto bene alla salute di questo pesce.

L’aspettativa di vita di un pesce Colisa va dai 3 agli 8 anni. Il temperamento di questo pesce è tranquillo e vive bene in un acquario di 70/80 litri con altri pesci asiatici che hanno le stesse esigenze, sono meno buoni invece i rapporti tra i maschi che difficilmente vanno d’accordo e lottano frequentemente tra di loro, l’acquario non è abbastanza grande.

Nello specifico i pesci consigliati per la convivenza: Brachidanio e Rasbore, Corydoras, Rineloricaria, Botia Sidthimunki. Sconsigliati ovviamente pesci territoriali come ciclidi. Il consiglio degli esperti è di evitare di inserirli in vasche con pesci che hanno pinne vistose e specie dai colori vivaci come i Guppy.

Habitat e riproduzione

La sua distribuzione è localizzata in aree abitualmente allagate e con piogge abbondanti, (foto Pixabay)

In natura sono distribuiti, secondo la specie, dal Bengala (India) alla Birmania, alla Malesia e alla Tailandia. La sua distribuzione è localizzata in aree abitualmente allagate e con piogge abbondanti, vive in pozzanghere, lagune e canali poco profondi con molta vegetazione.

Vive a temperature comprese tra 24 e 29 °C anche in acque con poca ossigenazione, grazie ad un organo, il labirinto, che gli consente di respirare l’aria in superficie. Nei periodi asciutti, il pesce Colisa si trova in paludi e piccoli buchi con poca acqua e poco ossigeno.

La sua capacità di pompare aria in superficie gli consente di resistere fino alla stagione successiva. In cattività il tipo di acquario di cui ha bisogno il pesce Colisa non deve superare i 35-40 cm di altezza, con acqua a pH neutro o leggermente acido (da 6,8 a 7 pH) e una durezza non superiore a 10 dH.

Questo pesce necessita particolare attenzione per quanto riguarda lo strato d’aria che si trova sulla superficie dell’acquario. Il suo sistema respiratorio, tipico della famiglia, si basa sul labirinto un organo simile al polmone.

All’interno dell’acquario bisognerà utilizzare abbondante vegetazione, usando le piante appropriate, preferibilmente dalla regione indo-malese, tronchi e alcune rocce dai bordi arrotondati possono completare la decorazione, lasciando comunque spazi liberi per nuotare.

In merito alla riproduzione, il maschio userà il suo labirinto per creare un nido di bolle prima che la femmina vada a deporre le uova, introducendo piccoli pezzi di piante, ramoscelli e altri detriti nella struttura del nido. Il corteggiamento di solito inizia nel pomeriggio verso il crepuscolo.

I maschi segnalano la propria intenzione di deporre le uova nuotando in circolo intorno alla femmina con le pinne distese. Se la femmina accetta l’invito, inizierà a nuotare in cerchio con il maschio. Quando è pronta a deporre le uova, toccherà il maschio sulla schiena o sulla coda con la bocca. Gli avannotti nasceranno entro due giorni.

A questo punto la femmina dovrà lasciare il maschio con gli avannotti per due o tre giorni, dopodiché verrà tolto dall’acquario anche il maschio e gli avannotti a questo punto verranno alimentati con cibo liquido o in polvere a loro dedicato. Solo passati questi giorni si potranno reintrodurre gli esemplari adulti.

Alimentazione del pesce Colisa (Trichogaster lalius)

Il pesce Colisa (Trichogaster lalius) è onnivoro quindi si nutre di vari tipi di cibo (foto Pixabay)

Il pesce Colisa (Trichogaster lalius) è onnivoro quindi si nutre di vari tipi di cibo, compreso quello secco in scaglie, pellets e fiocchi, ma mostra una netta preferenza per gli alimenti vivi o congelati come artemie, saline, larve di zanzara e chironomus, sono accettati inoltre vegetali come spinaci e lattuga bolliti, cetrioli e zucchine.

Da tenere ben presente che a causa delle ridotte dimensioni della bocca, bisognerà somministrare piccole dosi di cibo, fornendo almeno un paio di volte a settimana un tipo di cibo vivo, aiuteremo a sviluppare meglio i pesci, che dall’anno della vita saranno in grado di riprodursi se sono stati ben nutriti e mantenuti in un ambiente adatto.

Raffaella Lauretta

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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