C’è uno studio che dimostra quando i coccodrilli siano sensibili al pianto dei bambini, ma perché accade questo?
Uno degli animali più spaventosi per l’uomo è di sicuro il coccodrillo. Questo animale è considerato, insieme agli uccelli, quello più vicino ai dinosauri ed è il rettile più grande che esiste sul pianeta. Ha un corpo squamoso, estremamente resistente tanto da essere considerato come un’armatura e il suo morso è il più potente al mondo.
Insomma, si tratta di un animale di forte impatto, ma uno studio ha dimostrato che i coccodrilli sono sensibili al pianto dei bambini. Questo ci ammorbidisce un po’ nei loro confronti, ma dobbiamo capire il motivo per cui hanno questa strana reazione.
Come fa un animale così duro, un predatore così incallito a sciogliersi davanti al pianto di un bambino? La potremmo considerare una cosa assolutamente normale dal nostro punto di vista, ma ecco tutti i dettagli e gli approfondimenti di questo curioso argomento.
I coccodrilli sono sensibili al pianto dei bambini: perché accade
Molte persone alla lettura di questa notizia potrebbero pensare che il coccodrillo sia attratto dai vocalizzi di un umano, anche di un bambino, per motivi predatori. Magari sente che c’è una preda facile da prendere.
Effettivamente, c’è uno studio che è stato pubblicato sulla rivista Proceeding of the Royal Society B: Biological Sciencies che dimostra proprio questo. Sentire il pianto di un neonato o di un bambino molto piccolo innesca nel coccodrillo il suo istinto di caccia e di predatore. Tuttavia, i ricercatori dell’Università di Saint-Etienne in Francia non si sono fermati a questo, ma hanno voluto indagare a fondo.
Hanno svolto un esperimento che consisteva nel far sentire, attraverso autoparlanti, il pianto di bambini in una zona popolata da coccodrilli. Si sono recati, in particolare, in Marocco, in cui c’è una struttura all’aperto che accoglie circa 300 coccodrilli. Quali saranno state le loro reazioni al pianto dei bambini? Il pianto che è stato trasmesso era di diversa natura e di diverse età.
Non solo i coccodrilli si sono incuriositi perché spinti dalla fame. Alcuni esemplari hanno dimostrato un istinto materno e paterno. Infatti, le reazioni avvenivano più frequentemente quando il pianto era dovuto ad una situazione di forte stress.
Le conclusioni
La risposta predatoria c’è stata ed è indubbio. Ma gli studiosi hanno osservato anche altri tipi di comportamento sia negli esemplari maschi che negli esemplari femmine.
In particolare, è stato descritto l’atteggiamento di un esemplare femmina che è corso verso l’autoparlante quando è iniziato il pianto disperato di un bambino, poi si è fermato e si è girato verso tutti gli altri che stavano accorrendo. Evidentemente la femmina si è messa a difesa di quel pianto proprio come fa con i suoi cuccioli.
Nelle conclusioni degli studiosi c’è anche un’altra considerazione: i coccodrilli sono abituati a sentire le voci degli umani. Secondo loro si sono sviluppati in Africa lungo il Nilo e proprio lì si è sviluppato anche il linguaggio umano.