Cloacite nei rettili, un’infezione che può causare seri problemi ad un organo polivalente presente nell’organismo dell’animale.
Quando si decide di adottare un rettile come animale domestico, è opportuno sapere preventivamente a quale veterinario rivolgersi nel caso l’animale dovesse mostrare insofferenza e malessere.
Se la vostra scelta ricade proprio su di un rettile come pet, sappiate che ci sono veterinari specializzati nelle cure di animali esotici. Tuttavia in caso d’urgenza anche un veterinario generalista può intervenire.
Ciò che conta è sapere riconoscere i segnali che l’animale ci lancia e individuare in modo tempestivo la presenza di malattie per le quali un ritardo potrebbe essere fatale.
Nell’articolo di oggi, andremo a far luce sulle cause, i sintomi e il trattamento della cloacite nei rettili.
I rettili sono dotati di una struttura, presente le loro organismo, dove sono raggruppati l’apparato digerente, l’apparato urinario e l’apparato riproduttivo.
Tutti questi apparati finiscono nella cloaca, una camera comune con un’unica apertura verso l’esterno.
Come tutti gli altri organi anche la cloaca può andare incontro a infezioni e infiammazioni, nello specifico può verificarsi la cloacite nei rettili.
Le cause che generano questa patologia nei rettili possono essere:
I sintomi relativi alla cloacite nei rettili sono:
Davanti alla presenza di questi segnali, è fondamentale rivolgersi ad un veterinario specializzato, in quanto l’infezione può estendersi alla cute e ad altri organi.
Più aspettate e più l’infezione rischia di estendersi agli altri organi e provocare setticemia.
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Per poter effettuare la diagnosi sul rettile, il veterinario dovrà essere informato sull’insorgenza dei sintomi, da parte del proprietario, sulla tipologia e sul momento dei primi segnali di malessere nell’animale.
Dopodiché procederà con un esame fisico. In base ai sintomi e alla visita clinica verrà confermata o meno la presenza di cloacite nell’animale.
A questo punto il medico procederà con gli esami fecali, necessari per diagnosticare eventuali parassiti interni che potrebbero essere coinvolti.
Questi parassiti intestinali vengono trattati con farmaci che li uccidono o aiutano il corpo a eliminarli.
Stabilita la diagnosi, il veterinario deciderà, nella maggior parte dei casi, di trattare il rettile con la rimozione chirurgica dei tessuti danneggiati e la pulizia dell’area interessata con un antisettico, un unguento antibiotico topico e antibiotici orali o iniettabili.
Se presa in tempo, il rettile guarirà, in caso contrario è facile che si sia trasformata in setticemia allora la prognosi è chiaramente riservata.
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Raffaella Lauretta
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