Il commento del consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi sulla foto di un lupo ucciso ha scatenato l’ira degli animalisti.
Il commento adirante è stato fatto ad una foto postata su Facebook da un gruppo di animalisti che mostrava un lupo insanguinato. Tale commento ha scatenato l’indignazione del web e la denuncia della LAV al consigliere regionale.
“Il prossimo che troverete in foto sarà uno della LAV…” questo il commento sprezzante e indignante del consigliere Valdegamberi che gli è costato una denuncia da parte della LAV (Lega anti vivisezione).
Il commento faceva riferimento ad un lupo ucciso in un bosco, a colpi di fucile, a Verona, zona di elezione del consigliere Valdegamberi.
Lupo ucciso in Lessina, denunciato Valdegamberi
Il ritrovamento dell’animale era stato annunciato dalla stessa LAV giorni fa.
“L’ennesimo atto di bracconaggio, un gesto criminale, di estrema crudeltà e gravità che non deve restare impunito”. Aveva denunciato l’organizzazione animalista.
Ovviamente il web non è rimasto in silenzio appresa la notizia e ha informato la LAV che da anni lotta contro l’uccisione dei lupi da parte dei cacciatori.
La Lav ha prontamente denunciato il consigliere “per i reati di minaccia, articolo 612 del Codice penale, e istigazione a delinquere, articolo 414 del Codice penale” fa sapere la LAV.
“Ci aspettiamo, oltre a una rapida indagine delle Forze di Polizia, anche una decisa presa di posizione del Presidente della Giunta Zaia e del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti”. Scrive Gianluca Felicetti, presidente Lav.
Il Consigliere Valdegamberi si difende
Il Consigliere Valdegamberi non nega di essere tra coloro che non sostengono la presenza del lupo nella regione Lessina.
Per eliminare il lupo in quelle zone è stata persino presentata una proposta di legge al consiglio regionale Venet. TVi sarebbero troppi lupi nel territorio che si rivelano un grande problema per gli allevatori.
Di fronte al clamore suscitato dal suo post, il consigliere si è difeso definendo la frase incriminata una semplice battuta umoristica:
“Chi mi conosce sa benissimo che uso spesso l’ironia e i paradossi per suscitare delle riflessioni, non certo per minacciare o istigare alla violenza”, afferma il consigliere regionale.
Non sono un cacciatore, non ho porto d’armi, non faccio parte di alcuna associazione a delinquere tra montanari, né ho mai minacciato o usato violenza contro qualcuno.
Semmai, la violenza è istigata proprio dalle associazioni come la Lav che non manca di imporre una posizione di un ambientalismo ideologico e privo di buon senso ed equilibrio che porta ad esasperare la gente che vive e lavora in montagna e diventa la vera causa di azioni (pur sempre biasimevoli) come quella dell’uccisione del lupo.
Un territorio che in pochi anni ha visto sparire, sbranati dal lupo, oltre 600 capi di bestiame, chiede delle risposte e non di essere messo a tacere con minacce o denunce. Il lupo ha il diritto di vivere ma altrettanto lo hanno gli allevatori che praticano l’alpeggio in montagna.“
Immediato il sostegno alla Lav da parte delle associazioni animaliste.
Aidaa ha annunciato di aver inviato una denuncia penale per il reato di istigazione a delinquere (articolo 414 del codice penale).
“Si tratta di un messaggio violento specialmente se a scrivere parole simili è un consigliere regionale. Questo signore si deve scusare pubblicamente e subito dopo dimettersi perché chi istiga all’omicidio o comunque alla violenza contro il prossimo è indegno di stare in una istituzione italiana”. E’ quanto ha dichiarato Lorenzo Croce, presidente Aidaa.
Botta e risposta su twitter tra le associazioni. Enpa Treviso commenta “Complimenti vivissimi al Consigliere Valdegamberi”, chiedendo le dimissioni. “@zaiapresidente DIMISSIONI SUBITO!”.
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A.O.
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