Protozoi nel cincillà, un’infezione neurologica piuttosto rara ma pur sempre pericolosa. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Le infezioni neurologiche nel cincillà non sono malattie frequenti in questi piccoli roditori.
Tuttavia non possiamo escludere che possano verificarsi, soprattutto se le condizioni in cui teniamo l’animale non sono adeguate.
Quando si decide di adottare un animale domestico, qualsiasi esso sia, occorre avere cura non solo mostrandogli tutto il nostro affetto con carezze e giochi ma anche dedicando loro del tempo per la pulizia del loro habitat e del loro corpo.
Avere riguardo dello spazio e della toelettatura del cincillà, in questo caso, comporta una buona riuscita dell’animale e sicuramente uno stato di salute migliore.
In questo articolo, capiremo cosa sono i protozoi nel cincillà, quali le cause della loro presenza, i sintomi che l’animale manifesta e come possiamo curarlo.
L’infezione da protozoi nel cincillà è causata da alcuni protozoi che infettano il cervello e causano l’infiammazione del cervello e delle sue meningi. Ma cosa sono i protozoi?
Si tratta di parassiti unicellulari, microrganismi che colonizzano habitat legati all’umidità, come i mari, le acque salmastre e dolci, i terreni umidi, oppure vivono all’interno di altri organismi.
Siccome una terapia diretta ad eliminare i protozoi infettanti non è possibile, la cosa migliore da fare è prevenire l’infezione.
Tutto questo è possibile cercando di tenere un ambiente pulito ed adeguato per il cincillà e fornendo acqua e cibo sempre essere freschi, privi di qualsiasi contaminazione.
I segnali che si possono manifestare nel cincillà colpito da protozoi possono essere diversi.
I sintomi sono:
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Purtroppo per poter stabilire una diagnosi il veterinario potrà elaborare il tutto solo dopo la morte del cincillà.
La diagnosi è possibile solo durante l’esame post mortem del cincillà infetto quando si possono osservare alcune lesioni caratteristiche nel sistema nervoso centrale dell’animale infetto.
Un’altra conferma arriverà dall’isolamento del microbo dal cervello del cincillà infetto ma questo sempre dopo l’esame post mortem.
Ciò che il veterinario potrà fare per poter curare l’animale è fornire un trattamento sintomatico per affrontare le convulsioni e la rinite come sollievo a breve termine e curare alcune infezioni con antibiotici.
Tuttavia non esiste una terapia volta a debellare la presenza di protozoi nel cincillà.
Come sempre, la migliore delle soluzioni resta sempre la prevenzione, tramite una buona pulizia della gabbia del cincillà, una dieta adeguata e sicuramente con degli alimenti freschi.
Tutto questo non potrà che ridurre le possibilità di infezione da protozoi nel cincillà.
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Raffaella Lauretta
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