Il cincillà non beve, un comportamento strano che si può verificare nel nostro roditore domestico. Scopriamo le cause e come possiamo aiutarlo.
Al giorno d’oggi non è raro vedere nelle case di tante famiglie, una gabbietta con all’interno un cincillà.
Questo roditore è andato a sostituire quelli che erano i classici animali domestici, presenti nelle nostre famiglie.
Ciò si è venuto a verificare per il semplice fatto che nella nostra epoca, il tempo che si dedica a lavoro è molto di più di quello che si trascorre in casa.
Ragion per cui, la responsabilità di un animale domestico che necessita di più cure, oggi non è facile che la si possa assumere.
Ecco il perché dell’introduzioni di questi nuovi animaletti da compagnia.
Purtroppo però anch’essi sono soggetti a patologie e a problematiche varie, come ad esempio l’argomento che andremo a trattare in questo articolo, ovvero il cincillà non beve.
Scopriamo quali i motivi di questo rifiuto e come possiamo intervenire.
Il cincillà è un mammifero appartenente all’ordine dei Roditori e alla famiglia dei Cincillidi. È originario del Sud America, più precisamente della zona delle Ande.
In passato veniva cacciato o allevato per la sua straordinaria pelliccia. Attualmente considerata una specie protetta è diventato un animale da compagnia, molto apprezzato.
Il cincillà può arrivare a pesare circa 800 gr e misurare circa 25/35 cm, escludendo la coda che da sola può arrivare anche a misurare 15cm.
Come accennavamo precedentemente, questo animaletto è dotato di una fantastica pelliccia, talmente soffice che sembra di accarezzare un peluche.
Ogni singolo follicolo genera fino a 50 peli, ciò lascia immaginare quanto possa essere fitto il manto e inoltre può avere diverse sfumature, grigio, bianco e nero.
Per quanto riguarda il cincillà domestico, se lo si tiene in gabbia, occorre sapere che questo roditore necessita di spazio per saltellare e spostarsi.
Fondamentalmente occorre una gabbietta sviluppata in altezza e per lasciargli un minimo di libertà, è necessario liberarlo almeno una volta al giorno e lasciarlo interagire con noi.
Per il resto si tratta di un animaletto socievole capace di vivere in gruppo e non comporta un grosso impegno, nemmeno alimentare.
Il cincillà si nutre infatti di verdura, fieno, poca frutta e cereali, moderatamente. Se tenuto bene il cincillà è un animale alquanto longevo, può infatti arrivare a vivere circa 20 anni, se si effettuano i dovuti controlli di routine dal veterinario.
Questo roditore non soffre di patologie particolari ma come per tutti gli esseri viventi, possono verificarsi condizioni di malessere, come ad esempio non bere abbastanza.
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Prima di approfondire su un’eventuale problematica del perché il cincillà non beve, bisogna sottolineare che questo roditore non beve molta acqua.
Tuttavia finché si notano macchie di urina nella gabbietta, non occorre allarmarsi. Effettivamente però, può succedere che l’animale non assuma il giusto quantitativo di liquidi.
Questo è dovuto al fatto che il cincillà è un animale piuttosto pauroso e magari a causare questo rifiuto è proprio la paura della nuova casa o forse un rumore eccessivo.
In ogni caso il tutto è riconducibile allo stress che il cincillà subisce in queste due occasioni.
Inoltre gli esperti consigliano di controllare che l’abbeveratoio dell’animale non sia ostruito o se eventualmente il cincillà abbia difficoltà nel capire come utilizzare il suddetto abbeveratoio. Si tratta di una possibilità alquanto rara ma può succedere.
Proprio perché beve poco è facile dimenticarsi di controllare quotidianamente la vaschetta, quindi è buona norma fornire al nostro cincillà un abbeveratoio con riserva, che ci permetta parecchi giorni di autonomia.
Ricorda che questo animaletto è parecchio iperattivo ed è facile che si possa disidratare.
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Per poter stabilire che il proprio animale domestico vive una condizione di malessere è necessario conoscere bene le abitudini e il comportamento del proprio animale.
In questo caso parliamo del cincillà, questo roditore non ha la necessità di bere tanta acqua e questo per chi non conosce i bisogni dell’animale, potrebbe destare preoccupazione.
Ecco perché gli esperti consigliano una lunga osservazione del comportamento dell’animale, in particolare facendo attenzione a:
Solo davanti ad una buona conoscenza di queste abitudini è possibile stabilire l’anormalità del comportamento del cincillà e di conseguenza sarà dunque lecito allarmarsi. A questo punto sarà opportuno trasportare l’animale dal veterinario.
Raffaella Lauretta
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