Il cincillà sta diventando calvo: non sempre è una condizione naturale, talvolta è forzata da determinati eventi. Cerchiamo di saperne di più.
Il cincillà quando invecchia o durante alcuni periodi della sua vita, perde gradualmente piccole quantità di pelo da tutto il corpo.
Il pelo cade e viene sostituito da un nuovo manto che cresce sotto, questo processo è così graduale che i punti di caduta non sono visibili.
Con la caduta del pelo, dovuta ad un evento traumatico c’è una grande quantità di pelo che viene via tutta insieme, lasciando una zona calva, liscia e soprattutto molto evidente.
Cerchiamo di capire quindi cosa succede, perché il cincillà sta diventando calvo, quando e come si può intervenire.
Prima tra le cause che in generale fa preoccupare il proprietario dell’animale e fa nascere il dubbio del perché il cincillà sta diventando calvo, è la manipolazione sbagliata dell’animale.
Afferrando l’animale direttamente per la pelliccia o la pelle, potrebbe verificarsi questo strappo di pelo e lasciare così questo vuoto sul corpo.
Ciò non vuol dire che il cincillà sta diventando calvo, ma è solo un modo per difendersi dal suo predatore momentaneo.
Il modo più appropriato per prendere in mano il vostro cincillà è afferrarlo per il corpo, da sotto il petto, l’addome e la parte posteriore, in questo modo l’animale non si spaventerà e soprattutto non attiverà questa sua autodifesa rilasciando del pelo.
Anche altri animali predatori naturali, come cani e gatti, possono causare questo problema, quando si avvicinano al cincillà e involontariamente afferrandolo con la bocca o con le zampe, gli provocano uno strappo di pelo o è lo stesso cincillà a rilasciarlo per sfuggire e darsi alla fuga.
Altre cause possono essere:
Il cincillà è particolarmente sensibile al Trichophyton mentagrophytes fungo e specie appartenenti al Microsporum genere.
In condizioni calde e umide, le infezioni fungine possono essere un problema comune per il cincillà, soprattutto se non è completamente sano o se presenta una deficienza del sistema immunitario.
I sintomi che si individuano oltre alla caduta di pelo sono:
Le aree più colpite sono generalmente il naso, le gambe e le aree che circondano gli occhi e le orecchie.
Individuato il problema, il veterinario analizzerà un campione dei capelli del cincillà mediante l’uso di un tipo speciale di luce per individuare la presenza di funghi causa dell’infezione.
Il cincillà è un animale che subisce molto lo stress, per cui è bene evitare ogni forma di nervosismo e di paura.
Per ciò è bene tenerlo lontano da altri animali in casa, da bambini troppo piccoli.
È importante anche maneggiarlo nel modo giusto e offrirgli una adeguata gabbia sufficientemente larga e ben arredata di accessori per trascorrere il tempo al suo interno.
Tutto questo è importante perché il cincillà sotto stress reagisce contro sé stesso mordendo il suo stesso corpo e masticando il pelo che tende a strapparsi.
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Una volta notata questa mancanza di pelo nel cincillà, portate a visita il vostro animale.
Il veterinario potrà individuare eventuali infezioni cutanee sottostanti che richiedano cure mediche, o anche verificare eventuali problemi comportamentali nel cincillà che potrebbero portare alla masticazione del pelo.
Eseguita la visita e le indagini adeguate, il veterinario potrà prescrivere il trattamento necessario.
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A seconda della problematica che il veterinario avrà riscontrato potrà prescrivere la terapia adeguata.
Nel caso di tigna nel cincillà, sarà innanzitutto essenziale un’accurata pulizia di tutte le aree in cui il cincillà è stato.
Dopodiché procederà al trattamento, che nel caso di animali lievemente colpiti prevede l’uso di farmaci topici da prescrizione applicati alle aree della pelle infetta.
Mentre per gli animali più gravemente colpiti il trattamento richiederà farmaci prescritti per via orale e quelli topici ma i tempi saranno sicuramente più lunghi.
Per quanto riguarda il trattamento in caso di masticazione del pelo, questo può semplicemente comportare l’eliminazione di possibili fattori di stress.
Perciò facile che possa servire una gabbia del cincillà più grande, rimuovere altri animali domestici o compagni di gabbia aggressivi.
Ma anche maneggiare l’animale meno spesso, fornirgli una dieta adeguata e offrire altre cose più appropriate da masticare, come fieno e giocattoli di legno, può aiutare.
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