Si tratta di roditori grandi quanto un grosso scoiattolo che per certi versi somigliano al coniglio. Scopriamo insieme il cincillà in casa: dal cibo alle cure fino ai giochi e all’aspettativa di vita
Il cincillà è un roditore originario dell’America del Sud ed è molto probabile che prenda il suo nome da una tribù, i Chincas, che utilizzavano la pelliccia per farsi i vestiti.
È di colore standard grigio, tutti gli altri colori che si conoscono vengono definiti mutazioni e sono principalmente il Beige (etero e omozigote), Pink White e il Whilson White, il Black Velvet, Ebony, Violet, Sapphire, Pastel. In America e in altri paesi europei si possono trovare anche altre mutazioni non diffuse in Italia.
Senza contare la coda può arrivare a misurare anche 30 cm; le femmine possono pesare fino a 800 grammi e solitamente sono un po’ più grosse dei maschi che superano raramente i 600 grammi.
Sono curiosi e divertenti e, da qualche anno, sono diventati dei veri e propri animali domestici. Se ricevono cure adeguate hanno un potenziale margine di vita che va dai 12 ai 20 anni.
Se la scelta dell’animale domestico è caduta sul cincillà sappiate che questi piccoli roditori hanno un apparato digerente molto sensibile infatti sono conosciuti come “fermentanti intestinali”, vale a dire che non digerendo completamente il cibo al primo passaggio nel sistema digerente continuano a mangiarlo tramite le proprie feci.
Ma cosa possono mangiare? Lasciate che abbia sempre a disposizione del fieno fresco e pulito e acqua (meglio scegliere di dotare la gabbietta di una bottiglie ed evitate la ciotola), una scodella di verdura al giorno (tranne le crucifere perché possono provocare problemi digestivi) e due tavolette al giorno di mangime. Una cucchiaiata si semi e chicchi sono permessi una o due volte alla settimana.
Sono da evitare la pasta e il pane e tutti i dolci, i biscotti, le merendine, il cioccolato.
La frutta sarebbe meglio non darla, si può dare un pezzettino di mela o pera (senza semi) due volte alla settimana. Come premio si può scegliere, ma solo una volta ogni tanto, un po’ di uvetta o un pezzetto di bacca di rosa canina. Per sciogliere i boli di pelo date al vostro cincillà del succo di frutta all’ananas o papaia, nella quantità massima di 8 ml a settimana.
I cincillà si cibano durante la notte quindi prendete l’abitudine di fornirgli il necessario al tramonto o la sera.
Essendo roditori molto attivi; saltano, corrono, fanno esercizi quindi scegliete una gabbia strutturata in multi livelli con fondi e rampe solidi (quelli a griglia potrebbero provocare ferite e piaghe alle zampe) dove potrete posizionare un’amaca, una ruota per i giochi, un bagno di polvere, un nascondiglio per la nanna e giochini di pioppo tremulo, bambù, manzanita o salice da mordere.
Il bagno di polvere è necessario poiché i cincillà hanno la pelle grassa e si possono creare nodi al pelo. Ma lasciatelo in gabbia solo il tempo strettamente necessario, potrebbe scambiarlo per lettiera. Per quest’ultima invece prendete paglia e trucioli di pioppo, i fumi di trucioli di pino o cedro possono essere tossici per l’animale.
Posizionate la gabbietta in una zona con buona illuminazione indiretta, senza spifferi e fate in modo che la temperatura non superi i 26 gradi e il tasso di umidità non superi il 40%, i cincillà sono vittime di colpi di calore, come il criceto. Rimuovete gli escrementi appena notate che si stanno accumulando e una volta a settimana procedete ad una pulizia completa con aceto e acqua e cambiate la lettiera.
Se avete preso da poco un cincillà in casa portatelo dal veterinario per un primo controllo, a seguire, e in assenza di particolari eventi, sarà necessario un controllo annuale.
Prendete nota delle malattie di cui soffrono spesso questi simpatici roditori, potrebbe tornarvi utile: malattie respiratorie (attenzione a respiri faticosi, starnuti e tosse), disturbi gastrointestinali (scarso appetito, letargia e diarrea), come già detto colpi di calore, tigna (il sintomo è la perdita di pelo attorno a orecchie, zampe posteriori, naso, chiazze sul manto; portatelo subito dal veterinario perché la tigna può essere trasmessa anche agli uomini), denti troppo lunghi e blocco del tratto urinario specie nei maschi (attenzione a urina mista a sangue e difficoltà ad urinare).
Il cincillà è di indole buona ma non ama molto le coccole e decide lui quando e come farsi coccolare. Ha bisogno di stimoli quindi concedetevi e concedetegli parte del vostro tempo tenendolo in braccio e giocando con lui sempre verso sera.
Per la sua salute emotiva deve poter uscire dalla gabbia, in un’area sicura e priva di pericoli, per un paio di ore al giorno. Sappiate che cani e gatti non sono compagni sicuri per questi piccoli roditori.
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S.C.
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