La cimice assassina un insetto dal morso doloroso, ma scopriamo insieme quanto è pericolosa, quali le sue caratteristiche principali e dove la possiamo vedere.
La cimice assassina, questo insetto velenoso, deve il suo nome alla modalità con cui si nutre. Infatti uccide all’istante le sue prede sciogliendo i loro organi interni attraverso le sue tossine. Quando la preda si avvicina, la cimice assassina attende immobile e l’afferra, un po’ il leopardo degli insetti.
Attraverso il rostro appuntito inietta la sua tossina che paralizza e fonde gli organi interni della vittima. Nonostante il suo aspetto poco rassicurante il morso della cimice assassina non rappresenta un pericolo mortale per l’uomo.
Questo insetto solo se infastidito o disturbato si difende pungendo e la loro puntura risulta molto dolorosa (un dolore più intenso di quello provocato da un’ape o una vespa).
Il suo nome scientifico è Rhynocoris iracundus, ma a noi conosciuta come cimice assasina, è un insetto appartenente alla famiglia Reduviidae. La famiglia delle Reduviidae è composta da circa 7.000 specie che sono presenti in varie parti del mondo. L’aspetto di questo insetto è abbastanza vivace, i suoi colori sono il rosso e nero alternati.
Questo colore piuttosto vivace e vistoso è noto ai biologi come aposematismo, ovvero rappresenta un avvertimento per gli altri animali della sua potenziale pericolosità. Ha un paio di lunghe antenne nere che vanno a sbiadirsi diventando di un nero meno intenso alle estremità.
La testa è piccola mentre il corpo, massiccio e lungo, ha una lunghezza che va da 1,2 cm ad 1,6 cm. Ha 3 paia di zampe contraddistinte da segmenti neri e rossi ed un paio di ali che ovviamente usa per spostarsi tra la vegetazione.
La cimice assassina proprio a causa del suo nome e principalmente del suo aspetto non gode di buona fama, ma se dovesse essere presente nel nostro giardino, è tutto di guadagnato, in quanto si nutre di molti insetti nocivi e riducendo così l’utilizzo di sostanze chimiche antiparassitarie. L’aspettativa di vita di questo insetto è di circa due anni, in cattività.
La cimice assassina è possibile vederla nelle siepi e nei prati, sia di pianura che di collina. Passa la maggior parte del tempo tra gli arbusti e sotto i fiori dove attende pazientemente le sue prede. Predilige le zone ricche di vegetazione dove trova il suo habitat ideale per cacciare le sue prede.
La cimice assassina è presente in gran parte d’Europa, nei seguenti Stati: Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Albania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Grecia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Turchia ed Ungheria.
Le femmine di questo insetto sono delle predatrici più attive rispetto ai maschi, anche a causa della deposizione delle uova, che richiede un maggiore dispendio di energie, ragion per cui hanno bisogno di un’alimentazione più ricca di proteine.
Proprio durante la stagione estiva la femmina depone dalle 30 alle 50 uova ogni volta. Passati circa 8 giorni di incubazione, le uova della forma ovale, che ha deposto su una foglia, si schiudono e danno vita a piccoli di circa 2mm ma che sono già quasi completamente formati, ma privi di ali. Solo con il passare di due mesi e il passaggio di 5 stadi di evoluzione, saranno pronti e fisicamente costituiti.
La cimice assassina si nutre di insetti come: i ragni, i bruchi, gli scarafaggi e gli imenotteri dotati di pungiglione come api e vespe. Maggiormente provvede al suo sostentamento durante la primavera e l’estate. Il suo metodo di caccia ricorda quello del leopardo, infatti questo insetto si apposta tra la vegetazione ed attende che una preda gli capiti a tiro.
Non appena una preda gli passa accanto, la cimice assassina la afferra saldamente e, tramite il suo rostro appuntito, la infilza. Durante questa fase inietta nelle prede delle secrezioni che paralizzano e liquefanno i loro organi interni. Con questo suo veleno la cimice assassina impiega circa 3 secondi per uccidere uno scarafaggio mentre ne impiega 10 per uccidere un bruco.
Per quanto invece concerne l’uomo, il morso di questo insetto è un po’ più intenso di quello di un’ape o di una vespa. Ma in genere se non si è allergici è qualcosa che si risolve in poche ore portandosi via il gonfiore e il bruciore.
Laddove invece la situazione dovesse essere più pericolosa e peggiorare, è sempre meglio recarsi in una struttura ospedaliera. Ma anche la cimice assassina ha qualcuno da temere ossia i nemici naturali che sono gli uccelli, i roditori, la mantide religiosa ed i grossi ragni.
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Raffaella Lauretta
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