Il cavalluccio marino maschio: l’unico nel regno animale che rimane incinta. Vediamo le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
Il cavalluccio marino è un pesce osseo che solitamente vive suoi fondali poco profondi, sulle barriere coralline e tra la vegetazione. La parola ippocampo è quella usata formalmente per nominare questa specie della famiglia dei Syngnathidae, che comprende anche i cosiddetti pesci pipa.
Apriamo la nostra scheda dedicata a questa creatura acquatica con una carrellata di imperdibili curiosità sul suo conto.
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Nel cavalluccio marino sia la livrea sia le dimensioni variano da specie a specie, ma per tutte la struttura fisica resta generalmente sviluppata in verticale che permette a questi animali di tenere una posizione eretta.
Il cavalluccio marino non ha stomaco o denti, ma usa il suo muso per assimilare crostacei e zooplancton.
Inoltre ha una caratteristica in comune con il camaleonte cioè quella di muovere gli occhi indipendentemente l’uno dall’altro.
Come abbiamo appena descritto il cavalluccio marino ha una fisicità sviluppata in modo verticale ma durante il nuoto assume una posizione idrodinamica e si sposta facendo sforzo con la pinna dorsale, aggrappandosi poi ad alghe o gorgonie, tramite la lunga coda attorcigliata. Vive in media 4-5 anni.
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Qual è il carattere di questo affascinante animale acquatico?
Si tratta di una creatura diurna, dall’indole piuttosto schiva e riservata.
Sebbene, infatti, il cavalluccio marino non risulti aggressivo nei confronti dei suoi simili, tendenzialmente vive per conto proprio, oppure in coppia.
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Il cavalluccio marino riesce a vivere in acque dove la salinità varia (ambienti euralini) come foci dei fiumi o lagune.
È una specie presente in tutti i mari del mondo, è oggetto spesso di pesca indiscriminata per uso tassidermico, e alimenta un fitto commercio nei paesi orientali dove viene pescato per farne poi degli spiedini.
Il cavalluccio più grande il dragone mascherato (Phyllopteryx taeniolatus), vive nelle acque tropicali dell’Indo Pacifico, può superare i 45 cm di lunghezza.
Quello più piccolo è il cavalluccio nano (Hippocampus zosterae), con i suoi 2,5 cm, presente nelle acque del Golfo del Messico e delle Bahamas.
In merito alla riproduzione il cavalluccio marino durante tutta la sua vita si riproduce più volte per stagione.
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Questi pesci stabiliscono un legame monogamo che dura per tutta la vita e come per le altre specie appartenenti a questa famiglia, generalmente, l’accoppiamento viene preceduto da un rituale simile ad una danza nuziale.
Successivamente la femmina trasferisce le uova nel marsupio del maschio che le incuba per circa un mese, dopodiché sarà sempre il maschio che partorirà i cuccioli.
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Il parto avviene circa una settimana dopo, con una serie di contrazioni ritmiche e violente, che ricordano quelle di un parto di una donna.
Questo pesce espelle da 20 a 1000 ippocampi in miniatura, i piccoli cavallucci marini misurano pochi millimetri alla nascita, ma sono già pronti per procurarsi del cibo in acqua.
Da questo momento la femmina è giù pronta per trasferire altre uova al maschio.
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Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’alimentazione di questa strabiliante creatura marina.
Una delle grandi capacità del cavalluccio marino è che può mimetizzarsi perfettamente nel suo ambiente cambiando il colore della pelle o sviluppando lunghi filamenti che lo rendono simile a piante o alghe. In questo modo afferra la sua preda senza essere visto.
I suoi occhi hanno una mobilità indipendente che li aiuta a riconoscere le loro prede, che fanno parte del plancton.
Si nutre principalmente di piccoli crostacei che si trovano galleggianti sulla superficie dell’acqua come invertebrati e larve di pesci.
Può mangiare fino a 3 mila esemplari di gamberi (crostacei), tonno, pesce rosso e granchio.
Inoltre, poiché, non possiede lo stomaco, ha di conseguenza una veloce digestione che gli permette di mangiare sempre.
Raffaella Lauretta
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