La cataratta nel coniglio può avere diverse ragioni e colpire i cuccioli ma anche adulti. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Viene definita cataratta nel coniglio una qualsiasi opacità del cristallino. La visione dell’animale risulterà più o meno alterata in relazione all’estensione dell’opacità stessa.
Poiché la funzione principale del cristallino è quella di focalizzare le immagini sulla retina, occorre in qualche modo intervenire.
Se per vari motivi diventa opaco la vista può essere ostacolata in modo più o meno grave, fino a rendere possibile distinguere solo tra buio e luce.
La cataratta può avere diverse cause, per cui viene classificata in primaria (forma congenita o ereditaria) e secondaria (eventi secondari come traumi ecc).
Tuttavia la causa principale è un’infezione batterica (encephalitozoon cuniculi).
Il parassita può penetrare nella lente dell’occhio durante lo sviluppo fetale, se la madre è infetta, oppure dopo la nascita per inalazione o ingestione delle spore.
Altre cause per cui l’animale sviluppa la cataratta possono essere:
Più raramente la causa di cataratta nel coniglio possono essere i livelli elevati di glucosio nel sangue.
Esistono tre tipi di cataratta nel coniglio, ovvero:
La cataratta nel coniglio può non manifestare sintomi in alcuni soggetti mentre in altri possono verificarsi i seguenti segnali:
La diagnosi molto spesso non è semplice da eseguire.
Una volta però stabilita la diagnosi è possibile arrestare lo sviluppo della cataratta parassitaria tramite una terapia sistemica.
Nei casi in cui la cataratta è associata a infiammazione dell’iride, il veterinario può prescrivere l’applicazione di colliri antinfiammatori e la somministrazione di farmaci antinfiammatori per bocca.
In alternativa ci sono dei centri specializzati dove è possibile rimuovere chirurgicamente la lente con un intervento detto facoemulsificazione.
Purtroppo l’intervento può avere delle conseguenze a cui bisogna essere preparati. Possono verificarsi, infatti, possibili complicazioni come il glaucoma e il distacco di retina.
Il coniglio, successivamente dovrà essere monitorato per un’eventuale recidiva di cataratta.
È bene sapere che il coniglio anche senza la vista può orientarsi molto bene nei luoghi familiari, in quanto è dotato di un ottimo olfatto e un udito molto sviluppato.
Inoltre le lunghe vibrisse (i baffi) permettono di percepire gli ostacoli ed evitare di sbattere.
Purtroppo non c’è possibilità di prevenire questa malattia oculare in quanto per la maggior parte dei casi è congenita.
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Raffaella Lauretta
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