La carenza di Vitamina E nel criceto, una condizione che si verifica spesso nelle femmine. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Molto spesso si opta per animali piccoli e poco pretenziosi di attenzioni, proprio per la mancanza di tempo e a volte anche di spazio.
Ciò non vuol dire che non abbiano bisogno di una cura adeguata e un’alimentazione corretta, come nel caso del criceto.
Il criceto è un piccolo roditore, negli ultimi anni molto presente nelle case degli italiani. Si tratta di un animaletto dolce e tenero con i bambini, che ha bisogno di poche ma mirate attenzioni.
Ad esempio occorre avere molta cura alla sua dieta e cercare, in particolare per le femmine gravide di evitare una carenza di Vitamina E che svolge un ruolo importante nella protezione di varie cellule e membrane nel corpo di un animale.
Vediamo quindi, quali le cause, i sintomi e il trattamento della carenza di Vitamina E nel criceto.
Fondamentalmente, le cause principali delle carenze di vitamine sono sempre da attribuire ad una cattiva alimentazione.
Anche l’eccesso di grasso nella dieta di un criceto può portare ad una carenza di vitamina E.
Perciò, questo deficit nel criceto può riguardare sia i soggetti maschi sia le femmine, anche se i criceti femmina in gravidanza e quelli giovani, sono quelli maggiormente colpiti.
La carenza di Vitamina E può influenzare la risposta immunitaria di un criceto, rendendolo soggetto a disturbi come mastite e anemia.
Inoltre, la femmina gravida che è più incline a questa mancanza di vitamina, proprio perché necessita di un’alimentazione migliore, può dare alla luce cuccioli nati morti. Questo succede a causa della degenerazione del sistema nervoso dei feti.
I segnali evidenti di una carenza di Vitamina E nel criceto sono da individuare nelle articolazioni, ovvero:
Questi sintomi si presentano principalmente nel criceto adulto e nei soggetti più fragili con un sistema immunitario più debole.
Diagnosi e trattamento per la carenza di Vitamina E nel criceto
Per poter effettuare una diagnosi il veterinario, vorrà essere precisato l’elenco degli alimenti offerti all’animale e l’anamnesi fino al momento dei segnali di malessere.
Successivamente, procederà con esami di laboratorio per determinare il livello di vitamina E nel sangue del criceto.
Si tratta di un processo molto complesso e purtroppo i risultati ottenuti non sempre sono precisi.
Stabilita la diagnosi, è possibile procedere con la somministrazione di integratori di Vitamina E anche se la cura primaria resta una corretta alimentazione del criceto, in particolare se è una femmina in gravidanza.
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Il benessere di un animale è dato in particolare da una sana e varia alimentazione, solo così potrà evitare la maggior parte delle malattie ed essere un criceto felice.
L’alimentazione appropriata per un criceto deve contenere:
In generale il criceto, cerca il cibo ogni 2 / 3 ore ma tende anche a metterselo da parte senza consumare tutto subito.
Ciò che invece è meglio evitare sono:
Non dimenticate mai di lasciare a disposizione del criceto acqua fresca e pulita.
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Raffaella Lauretta
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