Carenza di vitamina B nel cincillà: cause, sintomi e trattamento

Carenza di vitamina B nel cincillà: cause, sintomi e trattamento

Carenza di vitamina B1 nel cincillà, anche detta tiamina, può provocare diverse problematiche neurologiche. Vediamo cause, sintomi e cura.

cincillà
(Foto AdobeStock)

La vitamina B1 è necessaria per la crescita, lo sviluppo e la funzione delle cellule e per il normale funzionamento di cervello, nervi e cuore.

Può capitare, però, che si possa verificare una carenza di vitamina B1 nel cincillà e non accorgersi di questa problematica.

Come infatti, in molti non sanno riconoscere i segnali che l’animale manda, né tanto meno hanno idea di come si possa intervenire.

Vediamo quali le cause, i sintomi e cosa fare per rimediare alla carenza di vitamina B1 nel cincillà.

Cause della carenza di vitamina B1 nel cincillà

La causa della carenza di vitamina B1 nel cincillà, riguarda la dieta scorretta e non equilibrata fornita all’animale.

cincillà dal veterinario
(Foto AdobeStock)

Questo si verifica, soprattutto, quando la dieta del roditore è basata su poche verdure e fieno di scarsa qualità.

La carenza di questo complesso vitaminico provoca, danni neurologici ai nervi periferici dell’animale.

Per fortuna, questa è una condizione ribaltabile, basterà intervenire quanto prima e cambiare l’alimentazione del cincillà, per poter ripristinare i normali livelli tiamina.

Sintomi

I segnali che si possono individuare nel cincillà che mostra una carenza di vitamina B1 sono di natura neurologica.

I sintomi che il cincillà manifesta sono i seguenti:

  • convulsioni;
  • isolamento;
  • paralisi;
  • tremito.

Questi appena elencati sono segnali fuorvianti che possono essere attribuiti a tante altre condizioni e patologie nel cincillà.

Per questo motivo, è opportuno trasportare, quanto prima, il cincillà dal veterinario esperto in animali esotici. Prima è possibile intervenire, più facilmente l’animale potrà essere salvato.

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Diagnosi e trattamento

Per poter determinare una diagnosi precisa, il veterinario vorrà essere messo al corrente dei sintomi fino ad ora manifestati dall’animale, la storia pregressa della saluta del cincillà e soprattutto con cosa è stato finora nutrito.

Il veterinario, esperto di esotici, basandosi sui sintomi e sulle informazioni sull’alimentazione del cincillà, potrà dare il suo parere in merito ed individuare la problematica.

Per prima cosa, correggerà la dieta del cincillà, in modo da fornirgli alimenti ricchi di vitamina B1 (foglie verdure, fieno di alta qualità e farina di germe di grano).

Dopodiché, procederà con le iniezioni di tiamina o di integratori appositi.

Per prevenire i disturbi nutrizionali come la vitamina B1 o la carenza di tiamina nel cincillà, il modo migliore è fornire una dieta equilibrata e varia.

I cibi consigliati

Per assicurarvi di fornire al vostro cincillà, gli alimenti giusti consultate l’elenco qui di seguito:

  • fieno non deve mai mancare nella dieta del cincillà (consente una corretta quantità di fibra, essenziale per l’intestino dei cincillà e favorisce la masticazione ed il corretto consumo di incisivi e molari;
  • pellet di buona qualità non deve assolutamente contenere cereali e semi, che non sono per niente digeribili dai cincillà;
  • acqua solo di bottiglia, oligominerale naturale, a temperatura ambiente e regolarmente cambiata.

Questi sono i principali accorgimenti da tenere se si vuole garantire al cincillà una buona salute e una vita felice.

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