Scopriamo le cause della carenza di vitamina A nelle tartarughe, per loro fondamentale, le possibili conseguenze e cosa fare.
Le tartarughe sono gli animali domestici che arrivano subito dopo cani e gatti nelle statistiche. Sono animali piccoli e simpatici che non richiedono fatica nelle cure.
Naturalmente, bisogna sempre fare le dovute considerazioni prima di avventurarsi in questa scelta perché una tartaruga ha bisogno di un posto adatto dove stare, un’alimentazione adeguata e una serie di accortezze precise.
La tartaruga può sviluppare dei problemi di salute, anche lievi. Ad esempio, il problema più comune è la carenza di vitamina A. Perché questo accade? Quali sono i sintomi? Che cosa fare per risolvere questo problema?
Cercheremo di dare una risposta a tutte queste domande in modo da essere preparati qualora capitasse un problema del genere. Ovviamente, è necessario rivolgersi ad un esperto nel caso ci siano sintomi particolari.
La carenza di vitamina A, chiamata anche ipovitaminosi A, è il disturbo più comune nelle tartarughe d’acqua. Molto meno diffusa, invece, negli esemplari di terra.
La causa principale di questo disturbo è una dieta scorretta. Tuttavia, si rende evidente nella tartaruga soltanto dopo i sei mesi di vita. Il motivo è presto detto: nell’uovo si accumula nel loro fegato una riserva di vitamina A che poi con il tempo perdono.
Spesso molte persone si rifanno ad alimenti contenuti in prodotti confezionati, soprattutto gamberetti essiccati. Ma non si rendono conto che non è una dieta bilanciata e sufficiente.
Il primo sintomo evidente da carenza di vitamina A è un problema agli occhi. Questi appaiono sempre chiusi, gonfi con presenza di pus giallo. Altri sintomi posso essere muco dal naso, problemi a respirare, assottigliamento della pelle.
Se dovesse accadere, la tartaruga si sentirà debole e inizierà a non mangiare più. È una condizione che necessita un intervento mirato per dare sollievo agli occhi, prima di tutto, e poi un intervento sulla dieta. Vediamo che cosa si può fare in entrambi i settori.
Se il problema si concentra sugli occhi, occorre sapere come alleviare questo fastidio con rimedi naturali.
Lavaggi e impacchi con acqua fresca e camomilla potrebbe funzionare. Tuttavia, visto che il problema, lo sappiamo, non è solamente agli occhi, gli esperti dicono di fare dei bagni alla tartaruga immergendola in acqua salmastra.
Andranno bene 5 grammi di sale in 1 litro d’acqua. Va bene anche farle fare un bagnetto in acqua e camomilla. Si può lasciare la tartaruga per 30 minuti in queste miscele di acqua, oppure immergere più volte la tartaruga, testa compresa, per pochi secondi.
Il sale e la camomilla sono ottimi antinfiammatori e possono fornire sollievo agli occhi, alla pelle e contribuire a migliorare la respirazione dell’animale.
Infine, bisogna assolutamente intervenire sull’alimentazione. Gli alimenti ricchi di vitamina A da dare spesso sono: carote, tarassaco e fegato di pollo. Con questi inseriti regolarmente nella dieta, la tartaruga non avrà più problemi di carenza di vitamina A.
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