Carenza di calcio nel porcellino d’India, una condizione che colpisce principalmente le cavie gravide. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Attualmente nelle famiglie di tutto il mondo sono presenti animali domestici anche differenti da i soliti cani e gatti. Si tratta per lo più di piccoli roditori che sono diventati i migliori amici dei nostri bambini.
Ecco perché bisogna imparare a conoscere bene le loro esigenze e le loro malattie, in modo tale da garantire loro una vita sana e longeva.
Infatti proprio come tutti gli animali, soffre di alcune mancanze, in questo articolo, in particolare, tratteremo della carenza di calcio nel porcellino d’India.
Il calcio nell’organismo di ogni essere vivente è un minerale fondamentale e anche nel porcellino d’India risulta essere importante per le diverse funzioni del corpo.
Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento della carenza di calcio nel porcellino d’India anche detto cavia.
Le cause della carenza di calcio nel porcellino d’India possono essere diverse e legate alla condizione fisica dell’animale.
Il calcio è un minerale molto importante per lo sviluppo dello scheletro fetale e anche durante l’allattamento delle femmine, per la fuoriuscita di latte.
La carenza di calcio nel porcellino d’India si verifica maggiormente nelle cavie che sono già state precedentemente gravide, ovvero quando il corpo dell’animale richiede nutrienti extra necessari.
Tuttavia non è l’unica condizione, le cause possono essere:
I segnali evidenti che il porcellino d’India mostra per la carenza di calcio si palesano dopo 1-2 settimane dal parto e talvolta prima.
I sintomi principali sono:
Purtroppo, però, alcuni esemplari pur non mostrando segnali di sofferenza, possono inaspettatamente morire.
Inoltre occorre sottolineare che i sintomi manifestati dal porcellino d’India o cavia per carenza di calcio sono molto simili a quelli mostrati nei casi di tossiemia gravidica, ovvero una condizione caratterizzata dalla presenza di sostanze tossiche, solitamente batteriche, nel sangue (detta anche avvelenamento del sangue) dell’animale.
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Per poter effettuare una diagnosi corretta, il veterinario dovrà procedere con delle domande incentrate sulla storia pregressa dell’animale, fino al momento della visita.
Le domande riguarderanno:
Terminata anamnesi dell’animale, il veterinario procederà con una diagnosi iniziale in base ai sintomi esibiti per poi passare a quella differenziale.
Questo tipo di diagnosi ci permetterà di escludere ciascuna delle cause più comuni fino a quando il disturbo corretto non viene risolto e può essere trattato in modo appropriato.
Infine a conferma della diagnosi, il medico effettuerà gli esami del sangue dell’animale per individuare i livelli di calcio nel sangue della cavia.
Stabilita la diagnosi di carenza di calcio nella cavia, il veterinario procederà con il trattamento che prevede l’utilizzo di integratori alimentari, per i quali sarà lui a stabilire tempi e dosaggi.
Il trattamento sarà comunque affiancato ad una dieta nutriente ed equilibrata, composta da mangime commerciale di alta qualità per cavie.
Laddove la carenza di calcio nella cavia si dovesse verificare al di fuori della gravidanza e/o dell’allattamento o si dovesse protrarre, potrebbe essere necessario continuare a integrare regolarmente la dieta per aiutare a prevenire o meglio ancora evitare che diventi un problema serio.
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Ettore D’Andrea
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