Grave episodio quello capitato in provincia di Brescia, dove un uomo residente a Berlingo ha abbattuto a colpi di fucile una volpe, che fa parte degli animali inseriti nella lista delle specie sottoposte a vincolo di protezione. Subito dopo il cacciatore è stato sorpreso dai carabinieri, che gli hanno notificato immediatamente un provvedimento di denuncia per uccisione di animale. La Legge prevede in questi casi fino ad un massimo di due anni di reclusione.
Ci sono anche delle altre aggravanti che rendono più pesanti le responsabilità dell’uomo, come ad esempio il fatto di detenere un’arma da fuoco senza le necessarie autorizzazioni. Questa persona infatti non era in possesso del porto d’armi richiesto, cosa per la quale il suo fucile sovrapposto calibro 12 gli è stato sequestrato assieme a tre cartucce ed al bossolo utilizzato per abbattere la povera volpe. La cosa gli ha fruttato una ulteriore denuncia per detenzione illecita di armi e di munizioni.
Un’altra vicenda che ha riguardato delle volpi e che non è connessa alla caccia, pur avendo avuto dei risvolti tristi, ha riguardato dei cuccioli di questa elegante specie di animale selvatico, ritrovati per caso tra i rifiuti e l’immondizia sparsi in un cassonetto. Era stato un residente di Manzolino, una frazione del comune modenese di Castelfranco Veneto, ad effettuare per puro caso la scoperta dopo essere stato in giro con il proprio cane. Il quattrozampe aveva condotto l’uomo verso i cinque cuccioli, ed inizialmente gli stessi erano stati scambiati proprio per dei cuccioli di cane, poi la scoperta sulla loro identità una volta giunti in un canile.
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