Sebbene molti pediatri non lo consiglino, ci sono alcune cose che può fare un bambino che si prende cura della tartaruga: facciamo attenzione però ad evitare i rischi per la salute di entrambi.
Se abbiamo voglia di far crescere il nostro bambino con un animale domestico, la scelta di una tartaruga è altamente sconsigliata dalla maggior parte dei pediatri e dei medici. Questo per il rischio che corre il piccolo umano quando si trova a maneggiare un animale come questo, non solo per le malattie che potrebbero essergli trasmesse ma anche per l’incolumità stessa della tartaruga. Tuttavia con la supervisione e l’aiuto di un adulto, ci sono alcune cose da far fare al bambino che si prende cura della tartaruga.
Vogliamo che il nostro bambino impari a prendersi cura di un altro essere vivente, ovviamente sempre con la supervisione di un adulto e senza far correre rischi né al piccolo umano né all’animale? Bene, allora forse la scelta meno indicata è una tartaruga.
Secondo una recente ricerca americana pare che ben 12 persone su 37 infettate da Salmonella Agbeni fossero bambini di età pari o inferiore ai 5 anni. Ma quando un bambino maneggia una tartaruga non è il solo a correre dei rischi: pensiamo infatti all’eventualità che possa sfuggirgli di mano, cadere rovinosamente a terra e rompere il carapace. Insomma bisogna sempre ricordare che un animale è un essere vivente, non un gioco per far divertire i piccoli umani di casa.
Tuttavia se il bambino arriva in casa e non vogliamo rinunciare alla tartaruga che già abitava con noi prima di lui, ci sono alcune cose che il bambino può fare per ‘rendersi utile’ e provvedere alla cura e ad alcuni bisogni della tartaruga.
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Il nostro bambino è innamorato delle tartarughe oppure vogliamo affidargli la cura della nostra amata (e vecchia) testuggine? Possiamo di certo renderlo partecipe in alcune operazioni, sebbene il grosso del lavoro debba essere affidato a un adulto. Nonostante la maggiore età però gli esperti consigliano ugualmente di lavarsi bene le mani dopo aver maneggiato la tartaruga o qualsiasi oggetto e ambiente che la riguarda.
Naturalmente le differenze sono nell’habitat ma anche nelle specifiche esigenze di ciascuna di esse. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che, poiché non si tratta di un cane o di un gatto, non abbiano ugualmente bisogno della nostra attenzione e del nostro amore.
Se il piccolo umano appare intenzionato a prendersi cura di una tartaruga, possiamo iniziare a coinvolgerlo nella scelta dell’esemplare: innanzitutto bisogna scegliere tra tartarughe di acqua e la tartaruga di terra.
Se si tratta di una tartaruga di acqua, facciamo scegliere al bambino l’acquario che dovrà ospitarla, selezionandolo però tra quelli di grosse dimensioni e profondi. Infatti avrà bisogno di spazio per poter nuotare ed immergersi ma anche di uno spazio esterno dove poter godere del sole. Con l’aiuto di un innaffiatoio o un secchiello riempiamo l’acquario con acqua dolce o salata.
Per la tartaruga di terra provvediamo col bambino ad allestire un cortile apposito. Facciamo attenzione innanzitutto che sia lontano e al riparo dagli altri animali della casa, e poi che sia dotato di un piccolo stagno in cui farla immergere quando ne avrà voglia. Insieme ad un adulto, il piccolo umano potrà ricreare un habitat ideale per la tartaruga di terra.
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