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Avvelenamento da metalli nel coniglio: cause, sintomi e trattamento

Avvelenamento da metalli nel coniglio, la più comune causa di incidenti domestici per chi adotta uno di questi simpatici animaletti.

(Foto AdobeStock)

Quando si fa la scelta di accogliere in casa un animale domestico è necessario stare attenti a tenerli lontani da oggetti pericolosi e tossici.

Ecco perché, occorre tenere sempre la casa in ordine e ricordarsi di sistemare eventuali arnesi, pitture e altri prodotti contenenti materiali tossici, lontano dalla portata dei conigli.

Questi simpatici animaletti hanno la tendenza a leccare e masticare sostanze contenenti piombo (in particolare superfici verniciate e occasionalmente oggetti metallici) perciò sono spesso soggetti ad intossicazione.

Vediamo quindi nello specifico quali le cause, i sintomi e il trattamento dell’avvelenamento da metalli nel coniglio.

Cause dell’avvelenamento da metalli nel coniglio

Sono numerosi i materiali presenti in casa che possono esporre gli animali domestici e in questo caso, il coniglio, ad avvelenamento da metalli tipo il piombo.

I materiali più comuni che li contengono sono:

  • carta catramata;
  • composti lubrificanti;
  • gabbie rivestite con saldatura o vernice al piombo;
  • lamina di piombo;
  • linoleum;
  • mastice;
  • materiali e forniture idrauliche;
  • piatti in ceramica smaltati in modo improprio (ciotola per cibo o acqua);
  • residui di vernice per le pareti di casa a base di piombo o scaglie di vernice.

Sintomi

I segnali che si manifestano nel coniglio colpito da avvelenamento da metalli sono, purtroppo, simili a sintomi presenti in tante altre patologie.

(Foto AdobeStock)

I principali sintomi di avvelenamento da metalli nel coniglio sono: perdita di peso; anoressia; depressione e letargia nel coniglio.

Altri segnali includono:

  • anemia e basso numero di cellule del sangue;
  • cecità;
  • convulsioni nel coniglio;
  • debolezza;
  • atassia (perdita della coordinazione muscolare);
  • diarrea nel coniglio(anche se più raramente);
  • diminuzione dell’appetito o completa perdita di appetito;
  • ipomotilità o stasi gastrointestinale (rallentamento o inattività del contenuto intestinale).

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Diagnosi e trattamento dell’avvelenamento da metalli nel coniglio

I conigli avvelenati da metalli, generalmente, presentano concentrazioni elevate di piombo nel flusso sanguigno che sono del tutto anormali.

Per tale motivo, il veterinario eseguirà un esame fisico approfondito sul coniglio e a seguire dei test specifici, quali:

  • profilo sanguigno completo;
  • profilo sanguigno chimico;
  • esame emocromocitometrico completo;
  • analisi delle urine.

Inoltre, per andare più a fondo ed essere certo, potrà eseguire una radiografia per rilevare il contenuto contenente piombo nello stomaco o nell’intestino.

Stabilita la diagnosi, se si dovesse trattare di una lieve tossicità, il trattamento ambulatoriale potrebbe essere sufficiente.

Per essere lieve, l’animale deve essere stabile e alimentarsi da solo senza alcun supporto.

Mentre, se il coniglio dovesse mostrarsi gravemente debole, con convulsioni, questa condizione richiede cure di supporto, in regime ospedaliero con ricovero.

Ad ogni modo, in entrambi i casi, il trattamento che verrà eseguito prevede la somministrazione di farmaci per alleviare la motilità lenta del sistema digestivo, accelerare l’escrezione del piombo e neutralizzare gli effetti del piombo prima che possano fare gravi danni al sistema.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere gli oggetti dal tratto gastrointestinale.

Una volta iniziato il trattamento o intervenuti chirurgicamente, assicuratevi che il coniglio mangi e se nel caso dovesse rifiutarsi, dovrà essere alimentato tramite una siringa finché non potrà mangiare di nuovo da solo.

Somministrate integratori (alimentari ricchi di carboidrati e grassi) solo sotto prescrizione del veterinario.

Incoraggiatelo, invece, ad assumere liquidi somministrandogli acqua sempre fresca, aromatizzando acqua con succo di verdura e offrendogli verdure fresche e inumidite come ad esempio: coriandolo, lattuga romana, prezzemolo, cime di carota, tarassaco, spinaci, cavolo cappuccio o anche del fieno d’erba per conigli di buona qualità.

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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