Avitaminosi nel cincillà, una malattia comune da cui non sempre è facile guarire e che può portare a conseguenze anche gravi. Vediamo di cosa si tratta e come si può fare la giusta prevenzione per la salute dell’animale.
Sono sempre più le persone che scelgono di avere il cincillà come animale domestico. Questa piccola e tenera creatura, nonostante goda della fama di avere una buona salute, può essere soggetta ad alcune malattie. Ci sono alcuni fattori importanti che possono avere delle conseguenze negative sul suo benessere quotidiano, come stress e temperature inadatte, perciò bisogna prendersene cura con attenzione. Oggi, parliamo di avitaminosi nel cincillà, quali sono le cause che possono provocarla nell’animale.
L’avitaminosi nel cincillà è una patologia abbastanza difficile da affrontare per questo piccolo animale. Quando il roditore ne viene colpito, si manifestano dei segnali che non vanno trattati con indifferenza. Leggiamo meglio, qui nell’articolo, di cosa si tratta.
Anche il cincillà, come gli altri animali domestici, può affrontare durante la sua vita alcune fastidiose malattie che, se prese per tempo e se viene fatta una buona prevenzione, possono essere trattate, restituendo al peloso una quotidianità felice.
Il cincillà è un animale abbastanza resistente alle malattie, ma è importante notare subito i sintomi delle patologie più comuni o i segnali, anche comportamentali, per poter intervenire in maniera immediata, a tutela della sua salute.
Una delle malattie tipiche è l’avitaminosi nel cincillà. Si tratta di una patologia non facile da guarire ed è causata, nell’animale, da una cattiva alimentazione. Infatti, quando il cincillà si nutre di cibo di pessima qualità, la malnutrizione provoca una carenza di vitamine, soprattutto di vitamina A, e minerali nel suo organismo.
Oltre ai soggetti che vivono di una cattiva alimentazione, questa malattia può colpire anche i cincillà femmina che hanno partorito molto. Vediamo, insieme, quali sono i sintomi e i segnali tipici nell’animale che ne soffre:
La prevenzione per il cincillà è fondamentale, in quanto evita sofferenze e conseguenze negative per la sua salute delicata. Leggiamo, più avanti, come bisogna agire per aiutare il proprio peloso domestico.
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In caso di avitaminosi nel cincillà, è opportuno riguardare le abitudini alimentari dell’animale e correggere gli errori che hanno causato questo disturbo nel suo corpo. Ecco a cosa si deve prestare attenzione per il suo benessere fisico e non solo.
Capita, spesso, di chiedersi cosa mangia il cincillà? Il piccolo roditore dovrebbe ricevere sempre un’alimentazione equilibrata e corretta, integrata di preziose vitamine e minerali. Bisogna ricordare che una mancanza o una carenza delle giuste quantità di queste sostanze nel suo organismo, può causare alcuni problemi gravi all’animale.
Oltre all’equilibrio tra grassi, proteine e carboidrati è indispensabile anche quello tra gli altri elementi. Vitamina A e le vitamine del gruppo B, insieme ai minerali quali calcio, fosforo e potassio sono essenziali per la sua crescita e la sua salute.
In mancanza di essi, il suo scheletro può subire danni, così come il tessuto muscolare. Inoltre, possono venire meno le funzioni dei suoi organi e ciò può influire negativamente anche sulla qualità della pelliccia. Anche la funzione riproduttiva ne risente insieme a tutto il suo sistema immunitario.
Per intervenire e aiutare nel modo giusto il proprio cincillà domestico, è opportuno rivedere la qualità del cibo che si decide di offrirgli, facendo una buona prevenzione per la sua condizione di salute e somministrargli tutte le sostanze necessarie al suo fabbisogno.
Si consiglia di aumentare le quantità di vitamine nella sua alimentazione, che deve essere assolutamente completa. Nei casi di avitaminosi grave nell’animale, potrà essere necessaria l’iniezione intramuscolare di vitamina.
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Ilaria G
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