L’Australia torna sotto ai riflettori della cronaca animale con un nuovo caso di una strage di massa annunciata. Dopo la controversa decisione del Governo di sopprimere due milioni di gatti, in un piano quinquennale, perché considerati animali infestati, responsabili della sparizione di specie di piccoli mammiferi autoctoni, ecco che le autorità del paese stanno valutando l’abbattimento di migliaia di cavalli selvatici australiani, i Brumby, che starebbero mettendo a rischio alcuni delicati ecosistemi nei pressi di Sydney.
Un rapporto stillato da quarantuno scienziati di sedici università australiane ha indicato un piano di abbattimento per questi esemplari che abitano le Snowy Mountains, nel Kosciuszko National Park, vicino Sydney. I ricercatori hanno espresso un parere favorevole all’abbattimento del 90% della popolazione dei Brumby scrivendo al premier del New South Wales, Mike Baird.
I ricercatori hanno sostenuto che le mandrie di cavalli selvatici stanno distruggendo l’ambiente alpino, dimostrando che ne avrebbero già compromesso quasi la metà del territorio tutelato.
Tuttavia, la posizione di questi ricercatori ha sollevato un’aspra polemica con i cittadini locali e le associazioni animaliste che ricordano che “questi cavalli sono un’icona, ucciderli è fuori questione”.
Secondo i media locali, nel piano sviluppato dai ricercatori, è previsto nell’arco di 20 anni, un programma di abbattimento, mirato a riportare la popolazione dei Brumbies di 6mila esemplari a 600 cavalli., il piano avrebbe l’obiettivo di portare, nei prossimi 20 anni, l’attuale presenza di Brumbies da 6 mila a 600 esemplari.
“I cavalli sono stati introdotti e non sono caratteristici di questa zona, ma minacciano processi delicati degli ecosistemi e delle specie locali”, ha dichiarato Don Driscoll dalla Deakin University, ricordando che gli autori del rapporto sono tra i maggiori esperti di ecosistemi alpini del continente australiano.
Una strage che segue altri abbattimenti selettivi di massa già attuati dalle autorità in passato , tra cui l’uccisione nel 2013 di 10 mila esemplari di Waler horses nelle zone centrali del continente australiano, il Central Land Council, quando vi fu una vera e propria caccia al cavallo nella tenuta di Tempe Downs, a 300 km a sud di Alice Springs nel Territorio del Nord. Dai filmati di denuncia, mandrie di cavalli furono sterminate da tiratori esperti che a bordo degli elicotteri, inseguivano i cavalli, uccidendoli. Un caso che rimbalzò sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo.
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