E’ stata assolta Anita Krajnc, l’attivista animalista che nell’estate del 2015 aveva dato da bere acqua fresca a dei maiali destinati al macello, ammassati su di un camion ed esposti alla canicola. La donna aveva ricevuto incredibilmente una denuncia per danneggiamento della proprietà privata, con l’obbligo di presenziare davanti al giudice a Toronto, in Canada. Il procedimento è durato per ben due anni ma alla fine si è risolto con la vittoria del ‘bene’. La Krajnc, fervida attivista in favore dei diritti degli animali e fondatrice del movimento ‘Toronto Pig Sav’, aveva suscitato le ire dell’autista che stava portando gli animali al macello che l’aveva affrontata visibilmente irritato.
Questi si era rivolto alla polizia dicendo che gli animali che trasportava erano da considerare come un bene privato di sua proprietà e sollevando dubbi anche sul fatto che quella che Anita avesse dato ai poveri suini fosse acqua. Questo allo scopo di accertarsi che tale azione non fosse risultata lesiva per il lavoro dello stesso uomo, che da questo punto di vista ha voluto tutelare se stesso. Ma per la Legge del Canada “nonostante i maiali nel Paese nordamericano vengano considerati proprietà privata e non esseri viventi, l’azione della signora Krajnc non possono essere ritenute dolose: ella non ha ostruito o interrotto il viaggio verso la destinazione finale degli animali, né ha interferito con l’uso, il godimento o il funzionamento legale delle proprietà dell’allevatore”.
A ciò va aggiunto il fatto che altre volte gli animalisti avevano dissetato i poveri animali lungo quel tratto, e di questa cosa era consapevole l’autista del mezzo, così come lo sapevano i responsabili del macello. E tutto questo non aveva mai creato incidenti di nessun tipo. Alla luce di tutto questo, Anita Krajnc è stata assolta perché il fatto non sussiste.
L’attivista ha potuto contare anche sull’apporto di diversi testimoni in suo favore, i quali hanno portato alla luce i maltrattamenti che spesso i maiali destinati al macello subiscono, oltre al fatto che la produzione di carne contribuisce in grossa quantità all’inquinamento atmosferico. Anita Krajnc si è detta sollevata perché consapevole di non aver mai fatto niente di male “e perché la compassione non è un crimine. Ma il fatto che i maiali in Canada non vengano considerati come essere umani ci fa capire che c’è ancora parecchio da fare”.
Per nulla soddisfatte invece le associazioni di categoria delle aziende agricole dell’Ontario, che temono ora una escalation di gesti di protesta da parte degli animalisti. La vicenda di Anita Lrajnc era salita alla ribalta nello scorso mese di dicembre quando avevamo già avuto modo di parlarvene.
Toronto Pig Save – Pagina Facebook
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