Asino Romagnolo uno degli animali da cortile più rari con cui molte persone amerebbero abbellire il proprio giardino. Scopriamo tutto su questa specie ornamentale.
Oggi andremo a scoprire l’asino Romagnolo, un esemplare ammirevole nella sua specie, la più piccola razza nota nel mondo, che tutti vorrebbero nel proprio cortile.
Sono in tanti infatti, a voler abbellire il proprio giardino, cortile o in ogni caso spazio esterno, con degli animali da cortile rari ma molto di moda negli ultimi anni.
Come infatti, negli ultimi decenni si è diffusa anche la tendenza ad allevare questi cavallini come animali da compagnia.
L’asino Romagnolo ha una statura di circa 135 a 155 cm, robusto e proporzionato.
Con una caratteristica riga mulina con croce scapolare lunga e ben marcata, zebrature agli arti anteriori, meno evidenti o assenti agli arti posteriori.
Questo asino possiede orecchie diritte e frangiate di moderata lunghezza, occhi grandi a fior di testa con arcate orbitali prominenti. Guance ampie, muso bianco con estremità scura e collo muscoloso.
Pelo corto e liscio, dalla tonalità sorcino, baio scuro (ammessi anche il baio, il morello e il sauro).
Caratterialmente l’asino romagnolo possiamo dire che dimostra un temperamento vivace, volenteroso, affidabile e facili da ammaestrare.
Particolarmente adatto per lavoro e quindi per il traino e la soma.
Rientra di pieno diritto tra gli animali da cortile, viene spesso scelto proprio come animale da ornamentale da tenere in giardino. Il prezzo per un asino Romagnolo è di circa 1000 euro.
L’asino romagnolo è originario dell’Emilia Romagna ed è discendente dell’asino Pugliese, come pure il Martina Franca e quelli di Marche, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Nel secondo dopoguerra, quando ebbe inizio lo spopolamento delle zone rurali di montagna e collina, ci fu la riduzione della richiesta di muli che determinò il declino progressivo della razza.
Fu solo nel 1996 che l’Associazione Provinciale Allevatori di Forlì-Cesena-Rimini, diede inizio al recupero della razza.
È stata poi ufficialmente riconosciuta come una delle sette razze autoctone asinine italiane, dal Ministero della Agricoltura, Alimentazione e Foreste dello Stato Italiano con DM n. 20461.
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L’asino romagnolo per restare in forma necessita come tutti gli altri asini, di un’alimentazione ricca di fibre. Erba, fieno, paglia, insieme al sale minerale per equini da leccare e all’acqua sono ciò di cui ha bisogno la maggior parte degli asini sani.
Il fieno tardivo o di secondo taglio è preferibile a causa del minor livello di fruttosio, che riduce quindi il rischio di laminite.
Tutti i cibi, siano fieno, paglia o mangime, dovrebbero essere di buona qualità e mai polverosi o ammuffiti. Il cibo concentrato va dato in piccole e frequenti quantità anziché semplicemente una volta al giorno.
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Le malattie comuni negli asini possono essere le seguenti:
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Raffaella Lauretta
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