L’elenco degli animali più velenosi del mondo racchiude tante sorprese e curiosità inaspettate: ecco quali sono le specie velenose e dove si trovano – VIDEO
Ci sono tantissimi animali che si difendono o cacciano le proprie prede utilizzando il loro veleno: queste sostanze chimiche sono altamente tossiche e, in alcuni casi, possono essere pericolose anche per l’uomo.
Il concetto di “velenosità” è un concetto dai contorni piuttosto fumosi, che comprende diverse variabili: in generale, si può dire che per animali più velenosi del mondo si intendono quelli che sono in grado di causare i maggiori danni all’uomo attraverso il proprio veleno.
Per classificare gli animali velenosi, non esiste però un criterio scientifico univoco: un veleno ha tante variabili di riferimento, se si pensa alla qualità (potenza), alla quantità iniettabile in un unico attacco, alla capacità e probabilità che un certo animale possa attaccare l’essere umano.
Se pensiamo a un animale velenoso, infatti, è importante considerare anche altri aspetti come la distribuzione e la popolazione, l’esistenza di antidoti efficaci, l’aggressività e il comportamento abituale, il tasso di morti annue causate tra esseri umani.
L’elenco degli animali più velenosi che abbiamo stilato in questo articolo, quindi, non ha pretese “scientifiche”: è più che altro una carrellata di curiosità su animali pericolosi e in alcuni casi piuttosto rari, per conoscerli meglio.
Questo ragno brasiliano è tipico della foresta amazzonica ed è attivo soprattutto nelle ore notturne: diffuso anche in Argentina, Paraguay, Venezuela e Uruguay, si nasconde spesso tra i caschi di banane anche se non ne mangia i frutti.
Di colore marrone chiaro e ricoperto di pelo, raggiunge un’apertura delle zampe pari a 15 centimetri. Ha otto occhi e assomiglia vagamente alla tarantola. Si ciba di insetti di ogni dimensione, ma anche di lucertole e piccoli roditori: il suo cibo preferito però restano i grilli.
Il suo morso è pericoloso e dolorosissimo: la zona colpita si arrossa, si gonfia e inizia a prudere, mentre il dolore si diffonde in tutto il corpo. Altri sintomi dell’avvelenamento sono nausea, giramento di testa, tachicardia e difficoltà respiratorie. I muscoli iniziano a non rispondere, arrivano stanchezza e confusione: la morte, per asfissia o arresto cardiaco, può arrivare entro alcune ore.
Soltanto nell’1% dei casi il morso del ragno delle banane è letale: spesso riesce ad iniettare soltanto una piccola quantità di veleno. In ogni caso, esiste un antidoto efficace che può essere somministrato al pronto soccorso.
Il mamba nero è tra i serpenti più velenosi del mondo, tanto che il suo morso è conosciuto come il bacio della morte: diffuso in Africa, riesce a raggiungere i 4 metri di lughezza e a spostarsi con una velocità pari a ben 20 km/h, tanto da detenere il primato di serpente più veloce del mondo.
Le sue squame sono di colore marroncino, grigio o olivastro mentre il nome di “mamba nero” deriva dal colore all’interno della sua bocca. Di indole solitamente timida, se si sente minacciato diventa pericolosamente aggressivo: si solleva da terra, apre la bocca e morde iniettando il suo micidiale veleno.
Il mamba nero ha un veleno composto da neurotossine in grado di attaccare direttamente il sistema nervoso centrale, paralizzando gli organi vitali della sua vittima. Con la quantità iniettata in un unico morso, questo serpente potrebbe uccidere ben 10 persone.
In mancanza di cure adeguate, un morso di mamba nero può uccidere un essere umano in meno di tre ore: i primi sintomi dell’avvelenamento sono formicolio a dita e labbra, sete e vomito. Subentrano poi febbre, confusione e perdita del controllo muscolare, quindi paralisi, convulsioni e morte per arresto respiratorio.
Tra gli animali più velenosi del mondo rientra a pieno titolo questo mollusco marino diffuso nelle acque calde della zona indo pacifica: Madagascar, Borneo, Mozambico e Tanzania sono le aree più a rischio, soprattutto nella zona delle barriere coralline.
Simile a una chiocciola, la lumaca marina assassina è un mollusco carnivoro che si ciba di pesci, vermi e altri molluschi. Preferisce cacciare di notte e arpiona le sue vittime, iniettandogli un potentissimo veleno che è letale anche per l’uomo.
In caso di puntura, il dolore è insopportabile: parte dalla zona colpita per propagarsi in tutto il corpo, con l’aggiunta di altri sintomi tra cui intorpidimento, gonfiore, arrossamento, giramento di testa, vomito e nausea. In soli cinque minuti, il veleno di questa lumaca causa difficoltà respiratorie e arresto cardiaco.
Non esiste un antidoto contro il veleno di questo mollusco, per cui la cosa migliore è prevenire evitando di toccare conchiglie e coralli.
Chiamata anche rana freccia o rana dorata, questo piccolo anfibio altamente tossico si riconosce facilmente per il suo colore giallo vivo. Ne esistono anche altre specie di altri colori, ma la gialla è decisamente la più velenosa tra tutte.
Questa piccola rana è lunga circa 5 centimetri e vive nelle foreste pluviali della Colombia. Il suo pericolosissimo veleno è contenuto nella pelle e viene utilizzato dalle tribù locali per cacciare la selvaggina.
In caso di contatto con il suo veleno, si produce un blocco dei muscoli a cui segue di conseguenza insufficienza respiratoria e cardiaca. Ad oggi, è considerato l’anfibio più velenoso del mondo e nel suo piccolo corpo è contenuta una quantità di veleno tale da uccidere 10 persone.
Chiamata anche cubomedusa o medusa scatola, è sicuramente tra gli animali più pericolosi e letali al mondo: considerato l’animale marino più velenoso del mondo, è particolarmente diffusa nelle acque dei mari australiani e filippini.
Quasi invisibile a causa del colore azzurro che si confonde con le acque, ha una campana del diametro di 30 centimetri e pesa all’incirca 2 chilogrammi. I suoi tentacoli possono raggiungere anche i 3 metri di lunghezza e ciascuna medusa ne ha ben 60, ricoperti da migliaia di cellule velenifere.
Si ciba di crostacei, piccoli pesci e altre meduse che uccide con il suo veleno per poi inghiottirli. Il suo veleno cardiotossico ha anche una componente narcotossica, potente ben 80 volte più di quello del mamba nero.
Se si viene punti da una vespa di mare, i sintomi sono: calore intenso nella zona che si diffonde a tutto il corpo, spasmi muscolari, paralisi respiratoria e arresto cardiaco. Il decesso avviene solitamente nel giro di 3 minuti: anche se esiste un antidoto, la velocità di azione del veleno rende spesso impossibile utilizzarlo.
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C.B.
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