Gli animali sanno contare? La risposta è sorprendente
Ti sei mai chiesto se gli animali sanno contare? Le specie con abilità matematiche, in realtà, sono numerose: scopriamo quali.
Sulle prime potrà sembrare incredibile, eppure è tutto vero: anche gli animali sanno contare. Le abilità matematiche, infatti, svolgono un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di numerose specie. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa affascinante capacità del mondo animale.
L’importanza di saper contare
Scimmie, pulcini e api non vanno certo a scuola. Perché, allora, anche loro hanno delle abilità matematiche? Gli animali sanno contare perché hanno bisogno di effettuare delle stime numeriche.
Ad esempio, comparare la grandezza tra due gruppi, individuando quello più numeroso, e quindi più sicuro. Non solo: contare permette loro valutare quale tra due insiemi presenta la maggior quantità di cibo.
Quali animali sanno contare?
Tutti gli animali sanno contare, anche quelli comunemente considerati meno intelligenti. A stabilirlo sono stati gli scienziati, che hanno sottoposto diverse specie a degli esperimenti dai risultati sorprendenti. Curiosi di scoprirne alcuni? Vediamoli insieme:
Sebbene a primo impatto non siano definite come animali propriamente “svegli”, anche le salamandre sanno contare. Posti di fronte a due gruppi, formati rispettivamente da 2 e da 3 prede, questi anfibi si sono immediatamente diretti verso il raggruppamento più numeroso. Il risultato? Uno spuntino più sostanzioso.
Gli uccelli sanno contare? La risposta, naturalmente, è sì. Corvi, taccole, canarini e pappagalli possiedono numerose abilità matematiche. I piccioni non fanno certo eccezione: questi volatili sono in grado di contare il numero dei loro colpi di becco, superando addirittura la soglia dei 50!
Tra gli animali che sanno contare, ci sono anche i leoni. A dimostrarlo, un affascinante esperimento condotto dall’Università del Sussex in Tanzania. Mentre si trovava isolata dal suo gruppo, una leonessa ha sentito un ruggito di un animale sconosciuto. Comprendendo che potesse trattarsi di un intruso e preferendo evitare lo scontro diretto, è tornata dal suo gruppo. Alcuni giorni dopo, il felino ha sentito ancora dei ruggiti sconosciuti, distinguendo voci diverse e deducendo che gli animali fossero in 3. Questa volta, forte di essere insieme ad altre 4 leonesse, e quindi in superiorità numerica, il felino si è diretto ad attaccare gli intrusi. In realtà, non ha trovato nessun animale: i versi erano suoni registrati e riprodotti tramite un altoparlante, per poter condurre l’esperimento.
Se da un lato è vero che gli animali sanno contare, dall’altro dobbiamo riconoscere che le loro abilità matematiche presentano alcuni limiti:
Le specie non sono in grado di eseguire operazioni aritmetiche precise oltre il 4. Questa capacità numerica è nota come “piccolo sistema di numerosità”, e permette agli animali di stabilire con precisione che 1+2 fa 3.
Sfruttando l’aritmetica approssimativa, le specie non riescono a contare con precisione. Quando si tratta di numeri molto alti, in ogni caso, riescono ad intuire e comparare in modo più generico insiemi di diverse grandezze. Proprio qui risiede la differenza tra gli esseri umani e gli altri animali.