Animali per Pet Therapy: l’elenco completo dei pelosetti per la zooterapia

Animali per Pet Therapy: l’elenco completo dei pelosetti per la zooterapia

Animali per Pet Therapy: quali sono i quattro zampe usati come supporto emotivo nell’interazione con gli esseri umani? Non solo cane e gatto: ecco la lista completa.

Animali per la Pet Therapy
(Foto Pexels)

Pensate che solo cane e gatto possono essere scelti per la Pet Therapy? Allora vi sorprenderà sapere che spesso si preferiscono animali che sono tutt’altro che ‘domestici’: questo accade perché non si tratta solo di ‘praticità’ dell’avere o meno un animale in casa, ma anche e soprattutto delle sue caratteristiche e dei benefici che la sua vicinanza può apportare al soggetto interessato? Non ci credete? Ecco quali sono tutti gli animali per la Pet Therapy e perché scegliere uno di questi.

Cos’è la Pet Therapy

Con l’espressione inglese Pet Therapy si associa appunto un animale ad una funzione terapeutica nei confronti di un paziente.

Animali per la Pet Therapy
(Foto Pixabay)

Questa attività, infatti, prevede la vicinanza di un soggetto umano e un soggetto animale.

Non è indicata una precisa età umana, anche perché non si tratta solo di bambini come erroneamente si potrebbe pensare.

Per quanto riguarda il termine ‘terapia’ o zooterapia, si tratta in realtà di un intervento che supporta una terapia tradizionale, la affianca e la arricchisce.

I benefici sul soggetto che vive e si relaziona con un animale sono in realtà tantissimi, a partire dall’ambito emotivo ed emozionale dell’essere umano.

Rapportandosi con un animale, l’uomo impara anche a non avere paura del prossimo, a prendersi cura dell’altro e ad assumersi delle basilari responsabilità.

Non solo dal punto di vista emotivo, ma anche cognitivo e sociale si hanno degli importanti riscontri: diminuisce l’ansia nei rapporti col prossimo, soprattutto verso quelle figure o regole che prima incutevano un certo timore.

Insomma la convivenza con un animale può sintetizzarsi in uno sviluppo del benessere da parte del soggetto umano.

Dal 2015 le Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali hanno però previsto un cambio di espressione: la locuzione ‘Pet therapy’ è stata sostituita con la sigla ‘IAA’, ovvero ‘Interventi Assistiti con Animali‘.

Animali per la Pet Therapy (IAA): il cane e il gatto

Sebbene la risposta può sembrare scontata, ci sono due animali domestici, a noi molto cari, che occupano i primi posti nella classifica degli animali per la Pet Therapy: si tratta, ovviamente, di cane e gatto.

Animali per la Pet Therapy
(Foto Pixabay)

Ma come mai proprio loro? Non è soltanto perché è più ‘facile’ averli in casa (sebbene badare a loro non è e non deve essere uno scherzo), ma di certo sono quelli che di frequente ci allietano le giornate.

Se ci chiediamo ‘Come mai proprio il cane?’ è probabile che non ne abbiamo mai avuto uno: solo chi vive o ha vissuto con questo animale, può confermare quanto amore, tenerezza e fedeltà si possono racchiudere in un rapporto del genere.

Da sempre il cane ha affiancato l’essere umano nei suoi lavori, anche prima di diventare un animale domestico o di compagnia; è stato suo fedele alleato nella sopravvivenza fin dagli albori e questo rapporto, col tempo, non ha fatto altro che rafforzarsi.

E il gatto? Sebbene sia indicato, spesso a torto, uno degli animali più solitari ed indipendenti, anche il micio in realtà è in grado di donare infinito amore e tenerezza al suo padrone e agli altri coinquilini.

Aiuta l’umano a relazionarsi e ad imparare a rispettare le ‘regole’ del gioco. Inoltre la sua ‘indipendenza’ è sicuramente un punto a favore per i soggetti più anziani, troppo stanchi per correre dietro agli animali: meglio uno che sappia ‘badare a se stesso’ da solo, o quasi.

Animali per la Pet Therapy: l’elenco completo

Non solo cani e gatti: ci sono altri animali che possono essere impiegati nella Pet Therapy, la cui interazione con gli esseri umani apporta notevoli benefici.

Il cavallo e il suo manto
(Foto Pexels)

In questo caso, anziché riferirci alla Pet Teraphy, sarebbe più corretto parlare di zooterapia, poiché tra gli esemplari inclusi in questo elenco ce ne sono alcuni che non possiamo propriamente definre animali domestici.

In effetti, per questi ultimi è piuttosto difficile – per usare un eufemismo – vivere in casa al fianco degli esseri umani. Tra gli animali idonei per la zooterapia ci sono:

  • Il delfino;
  • Il cavallo;
  • L’asino;
  • Il coniglio;
  • I pesci.

Il delfino

Siamo certi che conosciate la Pet Teraphy con animali come il cane e il gatto, ma avete mai sentito parlare di delfinoterapia?

Animali per la Pet Therapy: il delfino
(Foto Pixabay)

Magari abbiamo avuto notizia di storie di delfini come protagonisti di avventurose storie di salvataggio in mare, oppure siamo stati appassionati spettatori di telefilm come ‘Flipper’ che ci hanno fatto innamorare di questo cetaceo intelligente e sensibile.

I benefici di questa attività, però, sono numerosi: la Pet Therapy con i delfini aiuta in particolare, ma non solo, bambini autistici o con problemi fisici e/o psichici.

Infatti, la vicinanza col delfino ha un effetto calmante e rilassante per il soggetto umano. Pare che i benefici di questa relazione si verifichino soprattutto nell’ambito del linguaggio e dell’attività motoria.

Il cavallo

Nell’elenco degli animali per la Pet Therapy non può mancare il cavallo. Infatti, se da una parte la ippoterapia viene scelta per soggetti autistici, è altrettanto vero che si rilevano grandi benefici anche in soggetti con disturbi psichici e motori, magari in seguito a traumi.

Animali per la Pet Therapy: il cavallo
(Foto Pixabay)

Come mai proprio il cavallo? Perché andare a cavallo rilassa e la sua andatura somiglia un po’ al nostro modo di camminare e deambulare.

Per non parlare del fatto che si tratta di un animale dolce e sensibile, docile e spesso abituato a socializzare con gli umani, anche quelli che soffrono di disabilità, e non stiamo parlando solo di bambini!

L’asino

Forse la parola ‘onoterapia’ può non suggerirci alcuna idea, anche perché questa attività è più diffusa all’estero che da noi.

asino
(Foto Pixabay)

Ma l’asino è tra gli animali prescelti per la Pet Therapy proprio per il suo carattere docile, sensibile e per le sue dimensioni ridotte.

Proprio perché più ‘alla portata’ di un cavallo, è possibile abbracciarlo e avere con lui un rapporto ancora più stretto (fisicamente parlando).

Inoltre non è insofferente alla vicinanza con l’umano, anzi lo guarda con curiosità e si lascia accarezzare con piacere.

Il coniglio

Sebbene poco conosciuta, la Pet Therapy con i conigli ha riportato ottimi effetti soprattutto perché si tratta di animali affettuosi, socievoli e di piccola taglia, in modo da poter essere ‘maneggiato’ anche dagli umani più piccoli.

muta coniglio perde pelo perdita peli
(Foto Pixabay)

Tra umano e coniglio può nascere un rapporto davvero speciale perché, soprattutto i bambini, sono portati a sviluppare la loro immaginazione e si predispongono più facilmente alla cura di un altro essere vivente.

Ciò però non significa che bisogna lasciare che il bambino stia solo con il lagomorfo: anzi, proprio perché lo vede alla pari di un peluche, potrebbe terrorizzarlo a morte.

Non a caso la paura e lo stress sono tra le cause principali dell’infarto nel coniglio.

Potrebbe interessarti anche: Razze di gatti per la Pet Therapy: quali sono le 6 più adatte e perché

I pesci

Infine, incredibile ma vero, anche i pesci sono animali adatti per la Pet Therapy.

Acquario
(Foto AdobeStock)

Un animale può avere dei benefici su soggetti umani anche se questi ultimi non hanno la possibilità di ‘stare a stretto contatto con loro’? A quanto pare basta anche solo osservarli nuotare in un acquario!

Pare che vedere i loro movimenti sinuosi nell’acqua abbia un effetto rilassante: attenua il battito cardiaco e abbassa la pressione.

Insomma l’umano che li guarda resta quasi ipnotizzato dalla loro eleganza e dalla loro calma, e ne sono inevitabilmente ‘contagiati’.

Per scoprire quali animali sono sono adatti per la Pet Therapy e perché, clicca su SUCCESSIVO

Gestione cookie