Sono molti gli animali pericolosi che possiamo trovare in spiaggia. Ecco quali sono, cosa rischiamo e soprattutto come possiamo riconoscerli.
Siamo nel pieno dell’estate e l’unico pensiero di questa stagione sono le vacanze. C’è chi preferisce andare in un luogo tranquillo e solitario, ma la maggior parte delle persone, soprattutto le famiglie con bambini e i giovani, preferiscono andare al mare.
Tuttavia, come ogni luogo, anche la spiaggia può riservare dei pericoli, nello specifico possiamo incontrare animali molto pericolosi. Vediamo insieme, nel seguente articolo, di quali animali si tratta, cosa rischiamo se abbiamo un contatto con loro e soprattutto come possiamo riconoscerli.
Quando siamo in vacanza tendiamo molto spesso a divertirci senza preoccuparci degli eventuali pericoli che possono presentarsi quando siamo in spiaggia o nel mare. Tuttavia non bisogna dimenticare che sono molti gli animali presenti negli ambienti marini che possono morderci, pungerci e persino avvelenarci.
Per questo motivo è molto importante conoscere l’ambiente in cui siamo. Inoltre é necessario sapere anche quali sono gli animali pericolosi che possiamo incontrare, i rischi che possiamo correre e come possiamo riconoscerli. Vediamone alcuni qui di seguito.
Possiamo trovare nel Mediterraneo due specie di pesce coniglio il Siganus Luridus e il Siganus Rivulatus, anche se la maggior parte di questi esemplari li troviamo nell’Oceano. Questa specie di pesce presenta delle spine collegate ad una ghiandola velenosa. La sua puntura può causare dolore, artralgia, aritmia, dispnea, cianosi e convulsioni.
Tra le meduse che possono essere velenose vi sono le cubomeduse, conosciute anche come Vespe di mare. Solitamente tale medusa si trova nelle regioni subtropicali e tropicali e nelle zone costiere meno profonde. Una delle meduse più comuni e quella trasparente chiamata Carybdea marsupiaialis, che possiamo trovarla anche nel mar Mediterraneo, in quanto viene attratta dalle temperature alte dell’acqua e dall’assenza di predatori.
Sebbene sia una medusa velenosa il contatto con i suoi tentacoli ha un effetto urticante che dura poco tempo. Mentre possiamo avere un dolore davvero forte se veniamo punti dal la Chironex fleckeri, la medusa più velenosa del mondo. Infatti le sue punture possono essere persino letali.
Un’altra cubomedusa che può essere davvero letale per noi è la cubomedusa Irukandji. La sua puntura può causare dolori alla schiena, dolore agli arti, al torace, all’addome nausea vomito mal di testa eventuali complicazioni polmonari e cardiache e infine la morte.
Nel caso in cui abbiate deciso di andare in vacanza lungo le coste settentrionali dell’Australia dovete fare attenzione ai polpi dagli anelli blu, nello specifico bisogna fare attenzione al genere Hapalochlaena. Questi ultimi sebbene possano apparire come animali innocui se vengono disturbati possono attaccare e la loro neurotossina può mettere fuori gioco persino un essere umano. La ferita che provoca tale polpo può infatti, sebbene piccola, sanguinare abbondantemente. Nei casi più gravi possono presentarsi anche segni di intossicazione.
I ricci di mare possiamo trovarli sia negli oceani che nei mari, dalle acque più profonde alle acque costiere. Alcune specie di ricci di mare preferiscono i fondali rocciosi mentre altri quelli sabbiosi altri ancora si attaccano agli scogli o alle alghe.
È molto importante quando si cammina nelle acque dove possono essere presenti ricci di mare mettere delle scarpe da mare, in quanto può capitare di essere punti dalle loro spine corte, sottili e molto affilate, in quanto vengono utilizzate dall’animale marino sia per muoversi che per difendersi dai predatori. Quindi la nostra vicinanza viene vista dal riccio di mare come una minaccia e per questo può colpire i nostri piedi causandoci dolore.
Un altro pesce che presenta delle spine corte, doppie e velenose sul proprio dorso, nello specifico 13, è il pesce pietra. Quest’ultimo con la sua puntura può causare un dolore molto intenso e portare persino a complicazioni per la nostra salute.
Possiamo trovarlo nello specifico nelle acque delle barriere coralline del Mar Rosso, dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano. Le ferite causate dal pesce pietra possono essere davvero molto gravi per questo mio motivo bisogna fare attenzione.
Le tracine sono considerate gli animali marini più velenosi. Esistono molte specie, tuttavia quelle più diffuse nel mar Mediterraneo sono la tracina drago e la tracina vipera. Tali animali marini trascorrono La maggior parte del tempo camuffate sul fondale del mare e presentano delle spine collegate a delle ghiandole velenifere, per questo motivo possono causare punture dolorose in colui che ne viene a contatto, anche inavvertitamente.
Per questo motivo ricordiamo che bisogna mettere l’attrezzatura giusta quando si decide di andare in luoghi marini dove possono essere presenti tali animali. Il veleno presente nelle spine ha proprietà neurotossiche e chemotossiche e nel giro di mezz’ora può diffondersi in tutto l’arto colpito.
Può provocare anche arrossamento e gonfiore intorno alla puntura che possono durare persino 10 giorni. Nel caso della tracina vipera ci sono anche altri sintomi che una persona può presentare e viene punta, come nausea, necrosi, vomito e dolore addominale.
Lo squalo, sebbene non sia velenoso, è considerato un animale molto pericoloso. Possiamo trovare squali in tutti i mari e oceani del mondo, anche se sono più comuni nelle acque tropicali. Esistono molte specie di squali, ma solo alcune possono attaccare gli esseri umani.
Nelle acque basse vi è più probabilità di subire un attacco di squalo, per questo motivo fanno molta attenzione i surfisti e i pescatori subacquei. Ed è possibile avere un attacco da uno squalo soprattutto quando la temperatura dell’acqua è superiore ai 20°C, in presenza di un sanguinamento o in aree dove ci sono le sue prede. Le ferite di uno squalo possono essere varie, possono infatti essere ferite simili al morso di un cane o essere ferite più gravi, o ferite da strappamento che possono portare ad emorragie.
Un altro animale marino pericoloso che fa parte della sottoclasse degli squali è la razza. Quest’ultima possiamo trovarla negli oceani, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. In Italia la sua presenza è frequente soprattutto nei mari della Sardegna, nell’Adriatico e nello Ionio.
Alcune specie di razze hanno una lunga coda che presenta uno o più spine velenose e che utilizzano per difendersi dai predatori o se vengono disturbate o calpestate. La puntura di una razza può causare dolore acuto, gonfiore e arrossamento. Se a pungerci è una razza appartenente alla famiglia dei Dasyatidae che possiamo trovarla nelle acque dell’Oceano Atlantico, dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano potremmo avere come sintomi anche diarrea, vomito, tachicardia e sudorazione.
Vi sono anche altre specie di pesci che provengono dal superordine delle razze, le torpedini. Tali pesci hanno la capacità di produrre elettricità attraverso le elettroplacche, infatti appartengono alla categoria dei pesci elettrici e vengono chiamati anche razze elettriche.
Le torpedini si nutrono principalmente di molluschi, crostacei e pesci e sono dei predatori notturni. Utilizzano la loro elettricità per individuare le prede, per difendersi dai predatori e per comunicare. Per questo motivo se vengono disturbate dall’uomo possono anche reagire generando delle scosse elettriche che possono causare nell’uomo formicolio e dolore.
Gli anemoni di mare possiamo trovarli nelle acque più profonde del mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico. Alcune specie di anemoni possono essere molto pericolose per noi esseri umani a causa delle tossine urticanti che rilasciano quando vengono a contatto con l’uomo e che possono causare dolore, bruciore e irritazione.
Una delle piaghe più sconvolgenti che ci affliggono e non ci fanno riposare bene sono…
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…