Chi ha detto che solo le previsioni meteo dei media sono affidabili? A volte basta guardare i nostri animali per capire se il temo cambierà.
App, Tv, radio e altri media sono solo alcuni dei mezzi utili per capire se organizzare un viaggio oppure è il caso di mettere al riparo il bucato! I nostri animali domestici e alcuni liberi in natura sono altrettanto efficaci nel prevedere un cambiamento nel meteo. Sta a noi interpretare i loro cambiamenti di umore o i loro comportamenti. Dopodiché sarà un gioco da ragazzi!
A partire dai nostri animali domestici, come cani e gatti, anche quelli che svolazzano fuori dalla finestra come gli uccelli, ma anche grilli, cicale e gli animali nella stalla come muli e asinelli. Insomma basta guardarsi intorno per capire quali animali possono darci delle ‘dritte’ sul tempo e come interpretare i loro comportamenti.
I nostri amici a 4 zampe riescono non solo a darci uno smisurato affetto ma anche delle informazioni utili sul meteo. Il cane infatti riesce a percepire nell’aria l’arrivo di una perturbazione. In che modo ce lo fa capire? Se avete ha a disposizione un giardino o è in un parco pubblico si metterà a scavare delle piccole buche. In questi fossi scavati nel terreno si rotoleranno: perché lo fanno? Perché quando sta per piovere l’elettricità nell’aria aumenta e stimola un prurito in tutto il corpo dei nostri amici a 4 zampe, che più degli umani sono a contatto con la terra. Ma non tutti si comportano allo stesso modo: in molti infatti cercano riparo rifugiandosi in qualche anfratto o nella cuccia.
Gli amici felini non sono da meno come meteorologi! Infatti basta osservare il loro comportamento per capire che sta per scatenarsi un temporale. I gatti solitamente si strofinano il muso con la zampa, oppure affila i suoi artigli contro le gambe del tavolo o degli arredi per farci capire che è in arrivo il freddo. Se sbadiglia continuamente e non nell’ora in cui è solito riposare (ricordiamo quanto i gatti siano abitudinari) è in arrivo una forte pioggia, ma se cerca calore volgendo il dorso al camino è in arrivo anche una bella nevicata!
Certo è meno facile prevedere un cambiamento del meteo se non si ha la vista su un giardino o un parco pubblico, ma qualora fossimo a fare una passeggiata nel verde, sappiamo che se i passeri si allineano su uno stesso ramo senza volare sono in attesa di una perturbazione. Lo stormo di passeri infatti si mette al riparo tra le fronde delle piante e degli alberi, mentre corvi e cornacchie fanno il bagno negli stagni e nei corsi d’acqua. Altro segnale importante di questi volatili è il canto: se il loro canto diventa forte e acuto. Ma anche il momento della giornata in cui si mettono a cantare è importante: in orari inconsueti come la civetta al mattino.
Questo volatile picchia sugli alberi: nulla di strano, direte voi. Eppure se lo fa con maggiore insistenza e mentre i piccioni risiedono (in attesa) sul ramo dello stesso albero, c’è qualcosa di diverso. Infatti loro danno il segnale del temporale mentre i piccoli volatili si mettono al riparo sotto una fronda dell’albero. Se invece il gabbiano si posa sulla spiaggia e non dispiega le ali o le rondini volano basso fino a sfiorare il terreno, allora attendono la pioggia.
Come le libellule si posano sul corso del fiume e i pesci fanno elettrizzanti guizzi nell’acqua, anche i moscerini danno il loro segnale dell’arrivo della pioggia. Infatti essi volano a filo d’acqua proprio alla ricerca di una temperatura più fresca, soprattutto prima dei grandi acquazzoni estivi. Ma in questo modo in pochi torneranno a volare, poiché a quell’altezza diventano facile preda per pesci, uccelli e altri insetti.
Mentre insetti, e in particolare le mosche, si fanno più insistenti e aggressive nei confronti di umani e animali, le farfalle cercano riparo nelle case. Anche le zanzare temute per le loro punture, iniziano a ronzare alla ricerca di un posto dove ripararsi dalla pioggia in arrivo. Le api invece non si allontanano troppo dal loro nido, proprio perché quando cala il buio e le nuvole oscurano il cielo ci vedono poco e preferiscono non lasciare il loro ‘luogo sicuro’.
Come i suoi simili, bruchi e lumache, anche i lombrichi lasciano il fondo del terreno per rifugiarsi all’aperto sulle foglie delle piante. Questo perché, se restassero nel terreno, probabilmente morirebbero annegati per la quantità di pioggia che vi cadrà sopra. Quindi per i lombrichi lasciare il loro habitat naturale diventa più sicuro che restarvi! Le formiche invece fanno gioco di squadra e si organizzano insieme per difendere i formicai. E proprio questi bisogna osservare: se escono tutte insieme dai loro rifugi è segno che il temporale sta per iniziare.
Se i grilli e le cicale, che solitamente cantano nelle belle serate estive, smettono di colpo di cantare e i rospi lasciano le loro tane è probabile che stia arrivando un temporale. E mentre lo fanno cantano a gran voce, rompendo il silenzio lasciato da grilli e cicale. Ma nessun animale riesce a prevedere il cambiamento del meteo prima delle rane. Loro lo sanno ben tre giorni prima!
Stare a contatto con la terra dà i suoi frutti: lo sanno i proprietari di fattorie che possono osservare le oche proteggono il loro pelo lisciandolo col becco prima dell’arrivo della pioggia. Questo atteggiamento ossessivo-compulsivo accompagna il nervosismo delle galline che svolazzano come impazzite e i galli che iniziano a beccarsi tra di loro.
Se i buoi iniziano a leccarsi il muso e muggiscono, il maiale si strofina nervosamente contro il muro. Anche le capre sembrano non trattenersi dal muoversi spasmodicamente e a belare senza sosta. Anche nell’andatura di alcuni animali vi è un segnale: cavalli, muli e asini infatti sporgono il collo in avanti mentre i conigli scavano biche nel terreno alla ricerca di un riparo.
F.C.
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