Da sempre viene ipotizzato che il suicidio sia una prerogativa solo dell’essere umano in alcuni casi però sembra non essere cosi, sembra che alcuni animali si lascino morire volontariamente.
Duncan Wilson un ricercatore dell’università di Manchester nel Regno Unito aveva infatti dichiarato “Mancando della capacità di visualizzare e mettere in atto le proprie morti, gli animali sono visti come guidati da un istinto di autoconservazione. Ma questi valori riflettono quelli della società in un determinato momento”.
Nel 1800 furono riportati svariati articoli su moltissimi animali che si erano lasciati morire.
Tra cui cani che si trascinavano per morire sulle tombe dei loro padroni, gatti che si impiccava dopo la morte dei propri cuccioli e cavalli che si sarebbero suicidati dopo anni di maltrattamento. In Scozia c’è un ponte dal quale molti dicono che tantissimi animali si siano gettati.
Perché un atto venga classificato come suicidio l’individuo deve essere cosciente dell’azione che sta compiendo. Questo tipo di pensiero astratto è probabilmente fuori dalla gamma degli animali, anche in età avanzata.
È più probabile che gli animali interrompano inavvertitamente la propria vita quando sono depressi o soli. Gli animali fortemente legati all’amico umano cambiano il loro comportamento quando lo perdono.
Ad esempio, i cani in tali situazioni a volte vanno in depressione e rifiutano cibo e attenzioni fino a quando muoiono. L’inattività causata dalla depressione non è la stessa cosa del suicidio, anche se può portare alla morte.
L’autodistruzione nel mondo animale è abbastanza comune, molte specie come le formiche Kamikaze e le termiti si uniscono come se fossero un esemplare solo schizzando veleno o facendosi esplodere per salvare i propri nidi e per difendere le proprie colonie.
Gli afidi di piselli ad esempio si fanno letteralmente esplodere quando si sentono minacciati da una coccinella.
Proteggendo i loro fratelli e talvolta uccidendo persino la coccinella stessa.
Anche se questo potrebbe non essere un suicidio in senso umano, mostra come la conservazione della comunità possa significare la distruzione dell’individuo.
Potrebbe interessarti anche—>Si lascia morire al fianco del padrone
La bile d’orso è tutt’ora usata nella medicina tradizionale cinese come cura per problemi al fegato e alla cistifellea. Prima degli anni ’80, la bile veniva estratta da orsi che venivano cacciati e brutalmente uccisi per estrarne la bile. Tuttavia, negli anni ’80, in alcune fattorie iniziarono un processo alquanto barbaro per avere una scorta infinita di bile di orso, la estraevano mentre l’orso era vivo.
Alcune ricostruzioni parlano di un evento avvenuto in una fattoria cinese, un orso avrebbe ucciso il proprio cucciolo soffocandolo per risparmiargli le barbare pratiche di estrazione della bile per poi togliersi la vita: i dettagli rivelatori di questa situazione rendono il suicidio dell’orso non del tutto sorprendente.
L’orso e suo figlio furono usati per parecchio tempo essendo sottoposti a lancinanti dolori e torture per l’estrazione, ciò porta a supporre che l’orso abbia messo fine alla vita del cucciolo e alla sua per evitare anni di dolori e sevizie.
Non si sa effettivamente per quale motivo ma una pecora si lanciò da una scogliera i contadini del paese non poterono fare altro che guardare come tutto il gregge si lancio insieme a quell’unica pecora.
Su 1500 pecore del gregge che si gettarono dalla scogliera quasi 500 morirono le ultime infatti gettandosi sui corpi delle ormai defunte pioniere del salto non toccarono il suolo e si salvarono.
Il danno per i contadini fu devastante ogni famiglia infatti allevava pecore per il proprio sostentamento.
Un modo veramente brutto di morire è quello utilizzato dai maschi delle api, il maschio dell’ape fa infatti esplodere i propri genitali.
Non perché vogliono davvero morire, ma piuttosto perché vorrebbero davvero trasmettere i loro geni per creare più api.
Considerando che le api maschi hanno un solo ruolo sulla terra, che è quello di accoppiarsi con l‘ape regina, non sorprende che siano disposti a suicidarsi per creare la prole.
Quando l’ape eiacula, è così forte che il suo membro si rompe e lascia la punta all’interno della regina, e muore poco dopo.
potrebbe interessarti anche—>McDonalds apre un ristorante in miniatura per le api
Solitamente i terranova sono animali che vengono usati nel salvataggio di persone dall’annegamento: ne è un esempio Reef il Terranova della scuola Italiana cani salvataggio su cui è stato girato anche un film Super PowerDogs che uscirà a breve nelle sale.
Non è stato così per questo Terranova. Nel 1845, un giornale di Londra riferì che un cane della razza Terranova si era comportato in modo molto strano sembrava che trascinasse il suo corpo in maniera lenta e svogliata prima di iniziare a gettarsi in acqua, apparentemente per affogare essendo così immobile da affondare.
Il cane notato da alcune persone era stato salvato e legato in modo da prevenire ed evitare questo comportamento anomalo; tuttavia, quando il cane fu liberato dalla corda, tornò in acqua dove tenne la testa sott’acqua abbastanza a lungo da annegare.
potrebbe interessarti anche—>Amore animali, si stava lasciando morire in una discarica: loro non l’hanno ignorata
Nel 2016 un video che divenne immediatamente virale facendo il giro di tutto il web mostrava un’orca che si spiaggiava volontariamente, spingendo la società in generale a credere di aver cercato di uccidersi.
Non si capisce il motivo ma non è una cosa insolita per le balene e le orche. Un biologo marino ha affermato che il comportamento della balena e delle orche è “fondamentalmente sbagliato”.
L’orca ripresa nel video però non era un’orca nata in cattività ma un’orca catturata in mare aperto l’anno precedente e trasferita in un parco.
La stessa orca precedentemente al video aveva già mostrato segni di disagio battendo ripetutamente la testa contro un cancello di metallo provocandosi lesioni e ferite, un segno che potrebbe essere interpretato come la volontà di mettere fine alle proprie sofferenze.
Nell’arco di 3 giorni nel 2009 sulle Alpi svizzere vennero rinvenuti 28 carcasse di tori e mucche, i bovini erano cresciuti sulle montagne quindi intrinsecamente avrebbero dovuto essere coscienti del pericolo delle scogliere.
I soccorritori che rimossero i cadaveri con l’elicottero per non inquinare il corso d’acqua dove le mucche e i tori si erano gettati lo credevano fermamente, per queste morti potrebbe esserci infatti una spiegazione plausibile nell’arco dei 3 giorni violenti temporali si erano abbattuti sulle montagne spaventando gli animali a tal punto da farli gettare.
potrebbe interessarti anche—>Mucche impazzite feriscono un;uomo e uccidono il cane
Uno dei casi più eclatanti e palesi è quello del delfino che interpretata nelle celebre serie televisiva Flipper degli anni 60. Durante un’intervista a PBS O’Barry l’addestratore aveva stretto un intenso legame con il cetaceo.
“Ho vissuto con loro 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana e abbiamo legato ero molto vicino a loro”
“I delfini non sono respiratori automatici di aria come noi. Ogni respiro è uno sforzo consapevole. Ciò significa che possono terminare la loro vita in qualsiasi momento semplicemente non prendendo il respiro successivo.”
Il delfino di nome Kathy dopo la fine delle riprese e il conseguente allontanamento dell’addestratore era sconfortata e depressa.
“Ho ricevuto una telefonata dal Miami Seaquarium dove Kathy aveva vissuto dopo la fine dello spettacolo che mi diceva che non stava molto bene”.
“Era nera per le scottature solari perché ha trascorso la maggior parte del tempo sulla superficie dell’acqua. La sua pinna era piegata. È la natura che dice che qui c’è qualcosa che non va.”
“Ha nuotato e mi ha guardato dritto negli occhi, ha preso un respiro e lo ha trattenuto. L’ho solo trattenuto. Così l’ho afferrata ma lei è affondata sul fondo della vasca. L’ho lasciata andare e lei è affondata. Sono saltata dentro e l’ho portata in superficie”. “Si è suicidata tra le mie braccia”.
Lo stress può cambiare il comportamento di un animale in modo da minacciarne la vita.
Secondo gli studiosi però pensare che gli animali si lascino morire volontariamente come può fare un’essere umano ad esempio dopo la morte di un coniuge “è solo una proiezione di uno stile di romantica interpretazione umana“.
Alcuni esperti osservando i comportamenti degli animali e conoscendo la storia di alcuni ritengono però impossibile rispondere a questa domanda.
L.L.
Potrebbe interessarti anche—>Si era nascosto sul ciglio di una strada dove aveva deciso di lasciarsi morire
Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News. Se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI.
Una delle piaghe più sconvolgenti che ci affliggono e non ci fanno riposare bene sono…
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…