Alopecia nel gerbillo è la perdita totale o parziale del pelo nelle zone in cui è solitamente presente. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Attualmente, per quanto gli amici a quattro zampe sembrino essere quelli sempre più presenti nelle nostre vite, in realtà, vuoi anche per spazio o per gestione, negli ultimi anni hanno preso il sopravvento animali domestici differenti da quelli precedentemente citati.
Si tratta per lo più di animali esotici e piccoli roditori, come il gerbillo ad esempio.
Di questi animali purtroppo, però, se ne conosce ancora troppo poco, in particolare delle loro esigenze e problematiche di salute.
Tematiche come l’alopecia nel gerbillo, non vengono proprio prese in considerazione, eppure è abbastanza frequente. Vediamo quindi le cause, i sintomi e il trattamento.
Le cause dell’alopecia nel gerbillo possono essere diverse, non è possibile, infatti, attribuire ad un solo fattore la responsabilità della condizione nell’animale.
Per fare alcuni esempi, potremmo iniziare dalla presenza di ectoparassiti sul gerbillo, come zecche e acari che possono portare a prurito, sfregamento e conseguente caduta del pelo.
La caduta può concentrarsi a chiazze di pelo su molte parti del corpo o solo in alcuni punti ben localizzati.
Spesso quando è localizzata in particolare sul muso, vuol dire che la causa riguarda allo sfregamento del muso sulle mangiatoie della gabbia metallica o al suo eccessivo scavare.
Tuttavia la perdita di peli nelle aree della coda e del quarto posteriore può essere dovuta al sovraffollamento della gabbia, dalle ferite da combattimento e dalla masticazione dei capelli da parte dei compagni di gabbia del roditore.
Infine, il tutto può dipendere anche molto più semplicemente da un’alimentazione sbagliata che comporta delle carenze di vitamine e minerali, fondamentali per il gerbillo.
I segnali dell’alopecia nel gerbillo sono molto evidenti, infatti la patologia è caratterizzata da una perdita di peli diversifica o regolare, anche se non sono gli unici segnali, infatti l’animale può avvertire anche:
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Per poter stabilire una diagnosi il veterinario potrà procedere con esami del sangue sull’animale (in caso di carenze nutrizionali) o esaminare al microscopio pezzetti di pelle raschiata dalla cute (in caso di infestazioni ectoparassitarie).
Naturalmente nel contempo, potrà procedere con un esame accurato sul corpo e un’anamnesi dell’animale.
Stabilita la diagnosi, a seconda della motivazione della problematica che ha generato l’alopecia, il veterinario potrà stabilire il tipo di trattamento più adeguato.
Nel caso dei parassiti, come zecche o acari, potrebbe raccomandare l’uso di agenti antiparassitari per eliminare l’infestazione.
Se invece è dovuta a una causa nutrizionale, il veterinario potrebbe prescrivere degli integratori vitaminici e minerali per superare la carenza, è fondamentale seguire il regime di dosaggio prescritto.
A prescindere dalla causa il veterinario potrebbe prescrivere corticosteroidi orali e agenti antistaminici o unguenti topici a base di corticosteroidi per aiutare a controllare l’alopecia che genera nel roditore un forte prurito.
Prevenire l’alopecia nel gerbillo non è semplice, l’unica attenzione che è possibile fare è cercare di avere cura del nostro piccolo roditore, tenendo lontani i parassiti con appositi antiparassitari e cercare di avere sempre la gabbia pulita con a disposizione della buona e completa alimentazione per gerbilli.
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Raffaella Lauretta
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