Cambia il clima e cambiano le tradizioni, allevare le renne è sempre più difficile, sono sempre di meno a farlo
In questi ultimi anni il dibattito sul cambiamento climatico è sempre più acceso ed i governi sembra che abbiano veramente deciso di smuovere le acque per cambiare il trend negativo a cui stiamo assistendo. L’obiettivo prefissato è quello di arrivare al fatidico traguardo delle emissioni zero entro il 2050 per far sì che l’allarme possa rientrare, forse però non abbiamo tutto questo tempo, o per lo meno non tutti. In alcune zone del mondo, infatti, il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature per via dei gas serra immessi nell’atmosfera, sta avanzando troppo veloce creando problemi irrisolvibili, soprattutto negli ecosistemi che vivono di un equilibrio più instabile. Tra questi troviamo il lato selvaggio della Norvegia, quello sposato da millenni dal popolo Sami che vive grazie al freddo e all’allevamento delle renne, una pratica che diventa sempre più difficile con l’indietreggiare del ghiaccio.
La scomparsa del ghiaccio è una delle prime e più evidenti conseguenze dell’innalzamento globale delle temperature, ogni anno chilometri di ghiacciai indietreggiano e sempre meno zone anticamente ricoperte di ghiaccio tornano a fermarsi sotto la morsa del freddo. Una situazione che apparentemente potrebbe sembrare innocua, ma non per alcune popolazioni che, per quanto strano possa sembrare, vivono proprio grazie al ghiaccio.
Una di questi popoli che vivono grazie al freddo è quello Sami, un popolo che si è sempre occupato dell’allevamento di renne come attività principale e che ad oggi trova grosse difficoltà nell’andare avanti. Le renne, infatti, sono animali che hanno bisogno di migrare per trovare i pascoli da bruciare durante le stagioni fredde, gli spostamenti sono essenziali ma nella Norvegia più selvaggia questa migrazione diventa impossibile senza il freddo.
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Laghi e fiumi norvegesi che ghiacciano in inverno diventano infatti le autostrade di passaggio delle mandri, ma con le temperature in aumento questi corsi d’acqua gelano con sempre maggiore difficoltà rendendo alcune volte il passaggio impossibile. Anche i pericoli aumentano in questi casi visto che molto spesso il ghiaccio che riesce a formarsi è sottile e cedevole e può ingannare i pastori. Aumentano ogni anno gli incidenti per via del cedimento del ghiaccio, incidenti che mietono vittime e che stanno portando il popolo Sami ad abbandonare sempre più la loro tradizione.
Anche arrivando nelle zone di pascolo però le insidie non finiscono, le escursioni termiche sono infatti un’altro fattore in costante aumento e che crea non pochi problemi. Giornate particolarmente calde, infatti, fanno sciogliere la neve facendo penetrare l’acqua nel terreno, questa di notte ghiaccia e così facendo bastano pochi giorni per far sì che si crei uno strato di ghiaccio sul terreno che rende il cibo inaccessibile per gli animali.
Questi sono però solo alcuni dei problemi in essere, visto che le sfide per gli allevatori Sami tenderanno ad aumentare ancora nei prossimi anni. Molto probabilmente non faremo in tempo, semmai vi riusciremo, a fermare l’innalzamento delle temperature prima che l’allevamento delle renne diventi impossibile, questa è la dura realtà dei fatti se le istituzioni non si muoveranno in maniera concreta e veloce nell’aiutare questi popoli.
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