Acquario esposto al sole: tutti i rischi per la salute dei pesci e i rimedi da adottare

Acquario esposto al sole: tutti i rischi per la salute dei pesci e i rimedi da adottare

I pesci non sembrano in forma? E’ possibile che la causa sia nell’acquario esposto al sole: che effetto hanno i raggi del sole sull’ambiente acquatico dei pesci domestici.

Acquario esposto al sole
(Foto AdobeStock)

Non è soltanto un bellissimo oggetto di arredamento! Ricordiamoci che l’acquario contiene forme di vita da accudire esattamente come gli altri animali domestici che rallegrano le nostre giornate casalinghe. Come tale anche questo ambiente merita di essere curato e messo al riparo da possibili inconvenienti che possono nuocere alla salute dei pesci che vi nuotano all’interno. Cosa succede e cosa fare se un acquario è esposto al sole.

La temperatura dell’acqua: perché deve essere costante

Temperatura dell'acqua
(Foto Pixabay)

Pensiamo che i nostri colorati amici acquatici ci saranno grati delle ore di sole di cui riescono a ‘godere’? Non è esattamente così, soprattutto per i rischi che corrono non soltanto i pesci ma anche le piante che si trovano all’interno degli acquari. La temperatura dell’acqua in cui vivono deve sempre mantenersi costante e regolare, poiché gli sbalzi termici sono estremamente rischiosi per la loro salute.

Il ciclo luminoso di cui devono godere i pesci e gli altri ‘abitanti’ della teca non deve mai superare le 12 ore. eppure, direte voi, i pesci i natura sono in acqua anche di notte quando le temperature (compresa quella dell’acqua) si abbassano notevolmente. Il problema è che l’acquario è un piccolo mondo, nel quale i pesci si abituano a vivere, benché non sia il loro habitat naturale. E’ come se stare al suo interno rendesse i nostri amici acquatici più delicati e soggetti a malattie e malanni dovuti alle temperature dell’acqua. In alcuni casi le conseguenze possono essere così gravi da condurre alla morte!

In commercio esistono dei termometri da inserire direttamente nell’acqua per misurarne la temperatura e tenerla sempre sotto controllo. Naturalmente è opportuno scegliere un luogo della casa luminoso ma non direttamente esposto ai raggi del sole, in modo da non correre inutili rischi.

Acquario esposto al sole: che succede all’acqua

Patina di alghe sul vetro
(Foto Pixabay)

Abbiamo involontariamente messo l’acquario in una posizione illuminata direttamente dai raggi del sole che penetrano dalla finestra o dai vetri del balcone? Se non ci abbiamo pensato prima, c’è un segnale ben preciso che ci fa capire che qualcosa non va: la pulizia dell’acqua. Se iniziamo a vederla torbida e poco pulita, una delle cause, oltre alla scarsa manutenzione dell’acquario, è dovuta alla presenza di alghe.

Dove attecchiscono le alghe? Ovunque! Possiamo notare quella fastidiosa e molliccia patina verdastra su vetri, oggetti, piante e tutto ciò che abbiamo messo all’interno per allestire l’acquario. Ma non bisogna subito allarmarsi alla prima alga! In generale averne alcuni tipi e in quantità moderata non genera alcun problema per la salute dei nostri pesci, anzi possono addirittura dare loro giovamento. La presenza di questi filamenti verdi infatti aiuta a mantenere l’equilibrio biologico stesso dell’ambiente acquatico e sono fonte di nutrimento per gli stessi pesci.

In natura ne esistono circa 8mila varietà di alghe, ma è importante capire come proliferano. Infatti uno dei problemi più frequenti non è solo eliminarle dall’ambiente ma anche fare in modo che non si riproducano più così facilmente. Se l’acqua è ricca di alghe è possibile che vi sia una eccessiva presenza di nutrienti all’interno dell’acqua, assorbiti dalle stesse alghe. Questo eccessivo nutrimento, unito alla sovraesposizione ai raggi solari, porta concretamente ad un aumento del livello algale dell’acqua.

Acquario esposto al sole: i rimedi da adottare

Acquario esposto al sole
(Foto Adobestok)

Se pensate che la soluzione sia togliere immediatamente l’acquario da vicino alla finestra e spostarlo in un luogo più riparato dalla luce, sappiate che non è questo il modo o quanto meno non sono ridotti i tempi di questa operazione. Non si può spostare l’acquario da un posto all’altro all’improvviso: poiché si tratta di un ambiente molto delicato, altrettanto accuratamente bisognerà fare in modo che l’acqua e i pesci che vi abitano all’interno, si abituino alle nuove condizioni.

Prima bisogna inserire nell’acqua dell’anidride carbonica, che darà energia alle piante interne, che a loro volta produrranno più ossigeno per i pesci: per conoscere la quantità di anidride carbonica necessaria e per fugare ogni altro dubbio sullo spostamento dell’acquario, è opportuno rivolgersi ad un rivenditore esperto.

Qualche ultimo consiglio per i nostri pesci

assodato che bastano 12 ore di illuminazione ai pesci, possiamo anche provare a ridurre di un paio d’ore la luce per evitare la proliferazione di alghe verdi. In che modo? Anche con rimedi piuttosto ‘rudimentali’ come coprire l’acquario con una coperta pesante o un cartone, in modo che la luce non possa filtrare all’interno.

Oltre a tenere pulito l’ambiente con una igienizzazione dello stesso almeno una volta alla settimana, alcuni attrezzi come l’aspiratore da fondo per la melma possono essere molto utili per ridurre il rischio di malattie e infezioni dei pesci. Cambiare almeno il 30% dell’acqua e fare attenzione anche all’acqua che preleviamo dal rubinetto di casa, installare all’interno dell’acquario delle piante acquatiche adatte e pesci mangia-alghe. Un test dei valori dell’acqua costante può essere un’ottima soluzione per tenere sotto controllo i livelli di nutrienti dell’ambiente.

Francesca Ciardiello

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