Fa sorridere la vicenda del gatto ribattezzato Pagnotta, che ha fermato la tentata fuga di due grandi tartarughe africane dallo zoo di Irkutsk. La storia è riportata sulla pagina del social network “Vkontakte”. I rettili sono chiamati Shrek e Fiona e due volte hanno cercato di fuggire dal terrario. La prima volta hanno rotto un vetro da sei millimetri e sono scomparsi nella galleria. La fuga si è conclusa qualche ora dopo. La voliera distrutta è stata restaurata utilizzando parti di compensato. Presto, tuttavia, le tartarughe tentarono di nuovo di lasciare lo zoo. La seconda volta sono state fermate dal gatto Pagnotta: ha trovato Shrek e Fiona ed è saltato addosso a loro.
Lo zoo ha detto che ora troverà per le tartarughe una “casa nuova, spaziosa e resistente”. Questo tipo di tartarughe giganti possono pesare fino a 22 chili e sono tra le più grandi al mondo. Anche il proprietario dello zoo, Vadim Ivushkin, si è dovuto sedere su uno dei rettili per impedirgli di fuggire. Le immagini della tentata fuga, del gatto che salta addosso alle tartarughe e del proprietario che cerca di bloccarle sono divenute virali. Sono state pubblicate sulla pagina dello zoo privato di Irkutskaya Zoogalereya.
Dalla Russia, altre curiose vicende
Dalla Russia arrivano spesso vicende particolari che riguardano animali selvatici che vivono negli zoo. Nella notte tra il 7 e l’8 ottobre nello zoopark Sadgorod di Vladivostok, sono nati due cuccioli di leopardo. I piccoli sono stati affidati al golden retriever Tessie, che nelle stesse ore aveva anche partorito quattro cucciolotti tutti suoi. La scelta di affidare i piccoli leopardi a Tessie è stata necessaria. Infatti, il personale dello zoo ha deciso di togliere i cuccioli dalla madre biologica, perché aveva ucciso i neonati in una precedente occasione.
Davvero fuori dall’ordinario, la vicenda del puma di nome Messi, nato e cresciuto in uno zoo a Saran, una città a 630 chilometri da Mosca. Il nome è stato assegnato come omaggio a uno dei migliori giocatori di calcio del mondo, Lionel Messi. Non è stato un caso: infatti, l’omaggio è legato all’imminente Coppa del Mondo, che si terrà in Russia la prossima estate. I dipendenti dello zoo, insomma, non hanno potuto fare a meno di dare al puma un nome da goleador. E alla fine di ottobre, il felino ha festeggiato un altro compleanno. Il puma, successivamente, è stato presto trasferito allo zoo di Penzi, a 80 km dall’habitat originale. Qui è stato nel giro di qualche settimana notato da una giovane coppia che ha spinto per adottarlo. In sostanza, ora è un animale domestico.
GM