Gatti atrocemente torturati e uccisi: condannato a un anno e mezzo

Gatti atrocemente torturati e uccisi: condannato a un anno e mezzo

gatti
(Pixabay)

E’ stato condannato a un anno e mezzo di reclusione l’uomo che aveva ucciso a bastonate due dei tre gatti dell’ex convivente. L’episodio a Lucca. Grigiolino e Nera erano stati trovati morti sotto i mobili della cucina. Avevano undici anni. Il micio più anziano, che di anni ne aveva 14 anni, Nuvola, ha subito il taglio dei tendini. Il gatto, una bellissima miciona, è stato preso in custodia, curato e medicato. Ma quando Nuvola è tornata a casa, ha subito nuove sevizie è anche lei non ce l’ha fatta.

La sentenza è stata così commentata da Ilaria Innocenti, responsabile area animali familiari della Lav, costituitasi parte civile nel processo: “Pur auspicando un inasprimento delle pene per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, siamo soddisfatti della sanzione penale inferta dal tribunale di Lucca”. Peraltro, la Lav si era limitata a chiedere come risarcimento un euro simbolico ” per una violenza atroce e perpetrata nel tempo che ha provocato la morte di tre animali e causato sofferenza alla donna che viveva con loro da molti anni”. Infine l’augurio che la morte dei 3 gatti “sia di stimolo al nuovo governo e al nuovo Parlamento per l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali”. Il pm aveva chiesto 8 mesi di reclusione.

A Lucca, per la Lav, è il secondo importante risultato raggiunto nella salvaguardia dei gatti. Due anni fa, il Comune di Lucca aveva disposto lo smantellamento di ben 56 colonie feline. Questo in base ad una interpretazione giudicata non corretta dal Ministero della Salute. La Lav aveva aperto un lungo braccio di ferro e alla fine l’aveva spuntata.

Il dibattito in Italia

Il tema del maltrattamento di animali è molto dibattuto in Italia. Nei mesi scorsi, la Cassazione ha depositato una sentenza con la quale ribadisce che l’uccisione di un animale è un reato. Si tratta infatti di un delitto contro il sentimento degli animali. Sul tema, è sceso in campo direttamente il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Nel suo programma elettorale, infatti, l’ex premier chiede l’inasprimento delle pene per chi maltratta o uccide un animale. A favore di norme più severe si sono schierati in tanti, a partire da Animalisti Italiani onlus.

GM

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