La campagna natalizia dell’Oipa: “Non comprare, adotta” – VIDEO

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By Gabriele

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(Oipa/Facebook)

Si chiama “Non comprare, adotta” la campagna lanciata dall’Oipa in prossimità delle festività natalizie. Gli attivisti lanciano l’appello dopo le polemiche sul traffico di cuccioli dall’Est Europa. Spiegano in una nota: “La campagna che abbiamo voluto lanciare quest’anno in occasione del periodo natalizio vuole proprio dare una risposta a questa domanda, per evidenziare che una risposta reale non c’è. O meglio, le motivazioni che vengono addotte per spiegare cosa spinga all’acquisto di un animale, di fatto mostrano come dietro a quella scelta non ci sia ciò che dovrebbe sottendere alla decisione di vivere con un cane o con un gatto, ma preferenze estetiche o luoghi comuni”.

“Ma per scegliere un amico, un compagno di vita, ha senso basarsi sul colore del pelo?”, è la domanda che si pone l’Oipa. La risposta è netta: “Istintivamente tutto risponderanno no, eppure la domanda di cani e gatti da acquistare non accenna ad arrestarsi, in particolare nel periodo natalizio. Va da sé che tale domanda porti ad aumento dell’offerta, andando ad alimentare, tra l’altro, il traffico illecito di cuccioli dall’Est Europa. La compravendita di animali non si arresterà fintanto che non si prenderà coscienza del fatto che una vita non può essere comprata, in caso contrario non la si considera tale, ma solo merce”.

L’invito è quindi a “visitare un rifugio per animali, canile o gattile, è il primo passo per rendersi conto che non vi sono ospitati solo cani e gatti malati o problematici, ma animali che hanno avuto la sfortuna di pagare per gli sbagli degli umani”. Si tratta di un prezzo molto alto, perché “hanno perso la libertà”.

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La battaglia dell’onorevole Bernini

Sono continue le denunce sui traffici di animali domestici dall’Est Europa: la più recente è firmata dal parlamentare del Movimento 5 Stelle, Paolo Bernini. Questi ha riassunto la sua missione all’estero su Facebook: “Centinaia di negozi italiani si preparano a vendere cuccioli importati, spesso, illegalmente dall’Est Europa. Molti di loro moriranno durante il viaggio. È ora di dire basta! E per farlo, se vuoi un cane non comprarlo, adottalo!”. Accompagnato da Alfredo Riccio, altro noto e combattivo esponente animalista, il deputato è stato in Ungheria. Qui ha testato con mano il problema in tutta la sua gravità.

GM

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