Shyam Sadhu è un noto attivista ambientalista e animalista indiano che da quarant’anni si occupa di branchi di scimmie, alle quali porta quotidianamente del cibo e fornisce loro le cure necessarie.
Grazie al suo canale youtube e ad un sito internet, Sadhu ha promosso la sua attività , godendo anche di piccole donazioni da parte di molte persone che sposano la sua causa. Definito il “Crociato della causa animale” dai media indiani, Sadhu non si ferma mai e ha intrapreso anche un percorso didattico per sensibilizzare le persone, in primi gli studenti, al fine di creare nuove generazioni illuminate: “Incoraggiare gli studenti, risvegliare le coscienze, contribuire a creare delle generazioni illuminate, trovare la via della compassione e della felicità ”, sono le prerogative dell’attività di Sadhu, indicate sul suo sito internet dove poter seguire l’impegno del noto attivista, che risiede a Geetanjali, Rae Bareilly, nell’Uttar Pradesh.
L’essere divino che si cela nella vita di ogni essere vivente
Sadhu organizza anche le “Vanar-bhoj” o feste per le scimmie. La scimmia è sacra in India in quanto si ritiene che sia la manifestazione vivente del Dio Hanuman, il dio scimmia. Si può muovere liberamente per le strade e ci sono delle ricorrenze nelle quali viene celebrata la loro divinità . Hanuman è la forza, la conoscenza e la lealtà in quanto è tanto alleato agli dei che agli uomini.
L’India è un paese delle contraddizioni, dove da una parte il sistema fondato dalle Caste contribuisce a delle forti disuguaglianze sociali. Tuttavia, da un punto di vista etico, l’80% della popolazione è vegetariana. Attraverso l’immagine dell’animale venerato come “divinità ” è come si in parte la religione induista rivolgesse un inno al rispetto per la vita di queste creature. Una convivenza quotidiana con queste specie rispettate che possono circolare liberamente per le strada. Una differenza sostanziale con i paesi occidentali, dove gli animali selvatici o semplicemente anche quelli domestici sono rilegati e circoscritti unicamente in alcuni habitat la cui vicinanza alle città dà fastidio, come emerso recentemente dal caso della presenza dei cinghiali nelle periferie per cui a Genova venne approvato un piano per abbatterli. Una norma ritenuta successiva incostituzionale.
Quello che ci viene insegnato è il rispetto, la convivenza, andando incontro ad un altro ritmo, ad un’altra visione della vita, più vicina alla vera natura dell’uomo.
C.D.