Sono immagini raccapriccianti. Storie che di sicuro non vorremo mai sentire. Eppure si tratta di una triste realtà , più volte denunciata dalle organizzazioni animaliste e sulla quale solo recentemente si stanno accendendo i riflettori. Si tratta del traffico dei levrieri Greyhound che dopo essere stati sfruttati nel Regno Unito vengono spediti verso la Cina dove sono venduti per la loro carne.
Esemplari che dopo aver trionfato sulle piste, nobili e maestosi, vengono scaraventati a bordo dei camion, diretti all’aeroporto per esser imbarcati sul primo volo, con destinazione Cina.
Un traffico che denunciano le associazioni dovrebbe far vergognare gli allevatori. Molti attivisti hanno seguito la filiera, documentando come questi cani approdati in Cina vengono trattati: “sono appesi per essere pesati, messi a bagno con acqua bollente e bolliti vivi”, scrive il Daily mail, che ha riservato un approfondimento al tema.
Kerry Elliman, un giovane attivista inglese, ha ricordato quanto sia sconvolgente tutto quanto “ma non possiamo nascondere quello che sta accadendo a queste creature”, raccontando al quotidiano britannico, di aver “visto video in cui i cani sono bolliti vivi. L’ho visto l’altro giorno quando è stato scaricato un carico di cani che all’interno di gabbie sono stati calati nell’acqua bollente. Senti le urla dei cani: è stato orribile”.
Traffico levrieri in Cina, cifre da capogiro
Gli allevatori britannici e irlandesi hanno anche avviato delle collaborazioni per far correre i levrieri a Macao, in quanto vietare in Cina. A Macao, circa 120 cani partecipano a ben 16 gare a settimana. Anche in quel caso, il destino di quegli animali è uno solo: dopo la gloria, la crudeltà e il maltrattamenti.
Gli attivisti si stano adoperando per salvare il maggior numero di cani. Recentemente, sono riusciti a riscattare nove levrieri, a Pechino, ridotti in condizioni pessime. Secondo quanto riferito dagli attivisti, un levriero può essere pagato fino a 35o euro in Cina e al momento si tratta di un commercio legale.
Ecco perché le organizzazioni stano cercando di fare pressione sul governo e sulle compagnie aeree affinché sia fermato questo commercio. Ad oggi, Kerry è riuscito a riscattare e ha ricollocare 758 greyhound in cinque anni attraverso i suoi due centri: il Greyhound Protection di Birmingham e il salvataggio di Candy Cane a Pechino. .
Grazie al supporto di alcuni attivisti in Cina, i volontari inglesi riescono ad intercettare gli esemplari provenienti dal Regno Unito. A volte, il fuso orario rende le cose complicate, ma gli attivisti nonostante le difficoltà proseguono la loro battaglia fino a quando non sarà bloccato questo orrore.
C.D.
Cani che vengono pesati!