Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, lancia un allarme inerente la presenza di lupi nei centri abitati. Il riferimento è ai primi avvistamenti in alcune zone in particolare della Toscana. A causa delle basse temperature che si registrano già da qualche settimana, gli animali che vivono in alta montagna sono costretti a scendere più a valle lasciando le zone da loro frequentate abitualmente. E questo per l’appunto comporta l’aumentare di contatti con gli insediamenti umani, in special modo nelle provincie di Livorno e di Grosseto ma non solo. Anche in diverse località dell’appennino Emiliano ed in altre zone del Trentino sono stati avvistati dei lupi non lontano da paesi e centri abitati.
La cosa comunque non ha dato adito ad inconvenienti di sorta, né animali appartenenti ad allevamenti sono rimasti vittima di scorribande. Ma Aidaa sottolinea semmai il rischio che possano essere imbracciate impunemente le doppiette nei confronti dei lupi, in particolar modo dopo aver potuto giudicare la bonarietà con la quale in molti casi le istituzioni sono solite trattare gli episodi che coinvolgono negativamente i cacciatori. Peggio ancora, a volte vengono presi provvedimenti che sembrano essere spudoratamente pro-caccia, e questo a causa dei soliti interessi di contorno, dal momento che i cacciatori sono anche elettori, ed in certe aree come proprio il Trentino ad esempio rappresentano una grossa fetta della popolazione.
Lupi avvistati nei centri abitati, Aidaa teme per la loro incolumità
Aidaa scrive sul proprio sito web ufficiale quanto affermato dal suo presidente, Lorenzo Croce. “Dopo il voto dell’ordine del giorno in Senato nei giorni scorsi quello che noi temiamo è proprio lo scatenarsi di una caccia indistinta al lupo. Anche se ovviamente illegale. Quindi invitiamo le forze dell’ordine ed in particolare i carabinieri forestali a porre in essere iniziative a tutela del Lupo. Che potrebbe trasformarsi da predatore a preda di inusitati cacciatori dell’ultima ora”.
Diverse associazioni animaliste attive in Italia avevano richiesto al Governo ed alle istituzioni delle varie regioni di sospendere la caccia o di posticiparne l’inizio. Questo allo scopo di dare respiro ai tanti animali che durante i mesi estivi erano stati messi duramente alla prova a causa dei numerosi incendi che hanno devastato l’Italia da nord a sud.