Ungheria, maxi sequestro in allevamento lager: le orribili condizioni di 150 cani

Ungheria, maxi sequestro in allevamento lager: le orribili condizioni di 150 cani

Sono yorkshire, chihuahuaa pelo lungo o a pelo corto, maltesi o altre razze di taglia piccola. Tutte minuscole creature preziose e delicate allevate in condizioni disumane e orribili, nel degrado più totale. E’ quanto emerso dal maxi sequestro avvenuto lo scorso 4 ottobre in un allevamento lager in Ungheria dove sono stati tratti in salvo 150 cani nel corso di un blitz delle autorità che si è avvalso della collaborazione e del sostegno dei volontari dell’associazione Solicanin.

“Non ci sono parole per descrivere la condizioni deplorevoli nelle quali sono stati ritrovati i cani”, hanno dichiarato i volontari intervenuti sul posto, per le operazioni di salvataggio.

I cani erano terrorizzati, denutriti, ammassati in dei box sporchi, pieni di escrementi, nella sporcizia più totale, in mezzo al fango e all’acqua. Altri esemplari erano in delle piccole gabbie, sporche piene di mosche.

Un allevamento che secondo quanto è stato denunciato riforniva molti negozi in Europa e gestiva un traffico illegale dei cuccioli verso paesi come la Francia.

Dopo la droga e le armi, viene il traffico degli animali. Un settore redditizio basato sullo sfruttamento e la sofferenza degli animali negli allevamenti intensivi, dove la vita di queste creature non conta.

Pratiche orribili con le quali non sono rispettate le norme sul benessere animale: cuccioli che non sono stati ancora svezzati e che vengono separati dalla madre poco dopo la loro nascita per essere venduti. Animali che porteranno per sempre il segno di quello che hanno vissuto, sia attraverso gravi patologie o disturbi del comportamento.

Purtroppo, ancora oggi non ci sono delle norme che regolamentano il traffico all’interno dei paesi europei. Ecco perché, ribadiscono le associazioni è necessario che prima di acquistare un cane, i clienti siano informati sul tipo di allevamento e che si rechino personalmente nell’allevamento per vedere le condizioni in cui i cani sono fatti nascere.

Il prezzo conveniente per cani di razza è la sentinella d’allarme che dovrebbe fare insospettire l’acquirente. Ecco perché Solicanin ha lanciato un appello, all’indomani del sequestro, chiedendo che siano diffuse queste immagini per sensibilizzare le persone e contribuire a bloccare questo fenomeno perpetrato da persone senza scrupoli. E’ davvero terrificante immagine che cani appartenenti a razze così delicate e preziose, siano sottoposti a questi trattamenti e abusi. Non si tratta di leggende “metropolitane” ma di una triste e amara realtà.

C.D.

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