Un grave episodio di maltrattamento è stato scoperto a Blufi, in provincia di Palermo. Sono stati i carabinieri della compagnia di Petralia Sottana a portare tutto alla luce, dopo aver constatato le pessime condizioni di salute di due cavalli. Per quanto inflitto ai poveri esemplari sono stati denunciati due uomini, rispettivamente di 48 e 49 anni. Le indagini condotte in merito hanno fatto emergere in particolare un triste particolare.
Ovvero che i cavalli sono stati impastoiati. Difatti entrambi, un puledro ed una cavalla nella fattispecie, erano tenuti legati con un laccio alle zampe per impedire loro di fuggire durante il pascolo all’aperto. Le corde erano tenute in maniera molto stretta, e questo ha causato delle abrasioni e delle ferite ben visibili. A confermare il tutto è stata anche la visita condotta da alcuni veterinari. Ed i carabinieri hanno potuto facilmente constatare che i due cavalli erano tenuti in una situazione del tutto incompatibile con quella che è la loro natura. Anche se tenuti all’aperto.
Cavalli tenuti con le zampe legate, denunciati i proprietari
A far scattare l’allarme sono state le guardie del Nucleo eco-zoofilo di Palermo. I cavalli sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in custodia giudiziale ad una azienda agricola nell’area delle Madonie. Come detto, gli improvvidi proprietari sono stati denunciati. Per loro ci sono le prove evidenti dell’avvenuto reato di maltrattamento di animali. Le mostruosità nei confronti dei cavalli, nello specifico, non finiscono qui. Sono emersi dei casi di morte di alcuni equini impegnati nelle corse tradizionali svoltesi negli ultimi anni in Italia. E si tratta di appuntamenti anche molto conosciuti.
Purtroppo però non vengono prese le giuste contromisure per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cavalli. E quindi la tragedia è sempre dietro l’angolo, e si potrebbe evitare con maggiore sensibilità . E poi ecco una vera e propria mostruosità . Alcuni cavalli sono stati manipolati nell’aspetto con particolari e discutibili tecniche. Il tutto per farli sembrare a dei cartoni animati, e per poter compiacere i potenziali acquirenti. Gli allevatori in questa circostanza non si curano affatto di arrecare sofferenze agli animali. Ma questa notizia ha davvero dello sconvolgente e ci vorrebbero provvedimenti immediati.
A.P.