Cane trascinato da un’auto per chilometri nel bergamasco

Cane trascinato da un’auto per chilometri nel bergamasco

Cane trascinato

Sconcertante il racconto di un 27enne bergamasco, Dario, che qualche giorno fa si è trovato davanti a una scena assurda: un cane trascinato da un’auto. Il giovane ha notato la presenza di un auto proveniente dalla cave di via Vittorio Emanuele a Strozza. L’ha vista percorrere la strada fino ad Almenno San Salvatore: “Tornavo a casa dopo il lavoro quando, nei pressi delle cave di Strozza, ho visto un’auto uscire dallo stop mentre trainava un cane”.

Ha proseguito Dario: “Ero sicuro di quello che avevo visto perché sulla fiancata della macchina brillava un guinzaglio color argento. Non appena ho potuto sono tornato indietro e, quando sono giunto sul luogo, ho trovato le tracce di un corpo trainato, tracce compatibili con il cane e che proseguivano fino ad Almenno San Salvatore, nei pressi della strada che porta a Clanezzo. Ho cercato l’auto per Almenno, ma non ho trovato nulla”.

Il 27enne ha sporto denuncia contro ignoti presso la locale caserma e nel giro di poco tempo è arrivata la svolta: “Sono stato contattato da un animalista che ha visto il post che avevo pubblicato su Facebook la sera prima e dopo poche ore il Corpo Forestale dei Carabinieri e la Protezione Animali sono intervenuti e hanno trovato il colpevole. Ho avuto notizia di ciò verso le 12.30, a meno di ventiquattr’ore dall’accaduto”.

Decisive sono risultate essere le riprese delle telecamere di videosorveglianza nella zona. “Devo ringraziare i Carabinieri e la Forestale per il veloce intervento, ma ciò che mi piacerebbe sapere ora è sapere come sta il cane”, spiega il ragazzo. Poi aggiunge: “Nel momento in cui ho visto l’auto trainare il cane, questo sembrava già morto, ma nel caso ci fosse anche una minima speranza che l’animale sia ancora vivo, mi piacerebbe venire a conoscenza di quali siano le sue condizioni”. Intanto l’Enpa fa sapere che si costituirà parte civile nel processo contro l’uomo indagato per l’accaduto.

Un precedente inquietante

Un mese fa, aveva destato sconcerto il brutale gesto di un cacciatore 85enne di Larino, in Molise, il quale ha legato il suo bracco tedesco a una corda di nylon. Quindi lo ha trascinato per chilometri. L’inquietante episodio di violenza, che ha determinato la morte dell’animale, è avvenuto sulla strada cosiddetta “schiena d’asino”. Si tratta di una via che dalla zona del cimitero porta al penitenziario di Monte Arcano.

L’anziano, al quale sarebbe stato tolto di recente il porto d’armi, si è giustificato sostenendo che aveva legato il suo bracco all’interno del portabagagli. Quindi, probabilmente questo si è aperto per errore e il cane sarebbe finito sul manto stradale. Una versione che – seppur veritiera – configurerebbe comunque il reato di maltrattamento di animali. In Italia tale reato è previsto dall‘art. 544-ter del codice penale, punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro e che aumenta della metà se l’animale poi muore.

 

GM

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