Padova, cacciatore stroncato da infarto vegliato per ore dai suoi cani

Padova, cacciatore stroncato da infarto vegliato per ore dai suoi cani

FOTO – adventure.howstuffworks.com/

Un uomo è morto mentre si trovava a caccia in compagnia dei suoi cani. E’ successo a Piazzola sul Brenta, nei pressi di Padova. E gli animali lo hanno vegliato per ore, a partire da quando è successa la tragedia. I quattrozampe inizialmente non hanno nemmeno consentito di avvicinarsi al personale sanitario accorso per prestare soccorso. Il tutto si è verificato nella mattinata di ieri, in un boschetto situato presso villa Contarini, lungo una strada sterrata. La vittima di chiamava Carlo Ferro, aveva 64 anni ed era un ex tappezziere.

Da quanto si apprende, era uscito di casa verso le 7 col fucile in braccio, approfittando del giorno di apertura della stagione venatoria.Ferro era passato dal fratello per andare a prendere i due cani. Ma all’ora di pranzo non ha fatto ritorno a casa, e la moglie, preoccupata perché l’uomo non rispondeva alle sue telefonate, è montata in bici trovando l’auto parcheggiata a breve distanza e poi lo stesso uomo riverso al suolo a circa 100 metri di distanza da casa sua. Si ignora l’ora in cui ha accusato il malore che lo ha stroncato.

Cacciatore morti, i cani hanno fatto passare soltanto i parenti

Soltanto i parenti di Ferro sono riusciti ad avvicinarsi al corpo ormai senza vita, impedendo agli estranei qualsiasi contatto. Questo fino a quando il fratello della vittima non li ha ricondotti a casa. Da un primo esame autoptico preliminare non sono state trovate ferite di arma da fuoco sul cadavere, così come mancano altre lesioni che possano aver causato il decesso. Per questo si pensa che sia stato un infarto fulminante ad aver ucciso il cacciatore. Il fratello racconta che Carlo Ferro non aveva problemi di salute, oltre all’ipertensione tenuta a bada con delle apposite pillole. La vicenda ha sconvolto la famiglia: Ferro era andato in pensione da circa un anno, seguito negli scorsi mesi dalla moglie Luisa. E presto i due sarebbero diventati nonni. Intanto sempre a proposito di caccia, la settimana scorsa è andata in scena un’altra, clamorosa protesta da parte degli attivisti di ‘Centopercentoanimalisti‘. Il movimento ha contestato aspramente la controversa politica in materia di caccia intrapresa dagli amministratori della Regione Trentino, accusati di vendersi agli speculatori ed ai cacciatori stessi.

A.P.

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