La scrittrice newyorkese Ellen Frey-Wouter aveva due bellissimi gatti, Tiger e Troy, a cui ha lasciato un’eredità da far invidia a chiunque. Infatti, sono stati destinati ai due animali ben 300mila dollari, che verranno gestiti da due curatori. I tutori dei gatti però non sono parenti di Ellen Frey-Wouter, scomparsa a 88 anni. Sono infatti due conoscenti che hanno avuto modo di prendersi cura dei due felini quando lei era ancora viva.
In tutto, la scrittrice ha lasciato in eredità una cifra davvero ingente: 3 milioni, ripartiti tra i suoi dipendenti e alcune associazioni di beneficenza. Chi invece praticamente non godrà della ricca eredità è la sorella di Ellen Frey-Wouter. Per lei, infatti, la cifra spettante si limita a quel che rimarrà una volta che i gatti della defunta sorella non ci saranno più. Nel testamento, infatti, è previsto che alla donna spettino gli “avanzi” delle spese per la sussistenza dei due micioni, ovviamente solo una volta che i felini saranno deceduti.
La storia di Graziella Marchisio
Nelle scorse settimane, una bella storia con protagonista la generosità e l’amore per gli animali era arrivata da Pinerolo, noto centro in provincia di Torino, dove una donna, Graziella Marchisio, ha deciso di lasciare in eredità ben 540.ooo euro da devolvere agli animali bisognosi. A raccontare la vicenda è il notaio che l’aveva aiutata a redigere nero su bianco sulle apposite carte questo suo nobile proposito. La donna era una ballerina ed è morta di cancro nel 2000, ma grazie alla sua opera è stato possibile avallare la costruzione di una immensa struttura di ben 10 km quadri all’interno del quale verrà ospitato inizialmente circa un centinaio di cani, a Sant’Antonino di Susa.
Il notaio ha ricordato Graziella Marchisio come “simile a Monica Bellucci anche se bionda, bellissima ed alta sul metro e 85 cm. Era anche molto carismatica, dotata di un carattere forte. Nei primi anni ’90 la ricevetti nel mio studio dove mi disse di voler redigere un testamento in favore del suo compagno, Mario Alprì. Graziella non aveva nessun parente, né genitori, né figli né nessun altro. Il suo compagno avrebbe dovuto utilizzare quanto ricevuto per realizzare un ente che fornisse aiuto agli animali, ma Mario scomparve prematuramente a causa di una leucemia fulminante”. Successivamente morì anche la donna e ci sono voluti 15 anni per realizzare il suo sogno.
GM