Festa del sacrificio: oltre 600 mila animali saranno sgozzati in Italia

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By lotta75

Non solo Cani e Gatti

In tutto il mondo ci sono delle ricorrenze nell’ambito delle quali si compiono dei veri e propri massacri di animali. In ogni stagione vi è una festività nella quale viene perpetrato un rituale con sacrifici che possono avere diverse valenze simboliche.

Tra queste, il 31 agosto, le comunità islamiche celebrano la festa del sacrificio. Si tratta di una tradizione che nei giorni del cosiddetto Eid al-Adha comporta il sacrificio di un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. Una ricorrenza con la quale viene ricordata il sacrificio di Abramo, quella nel quale ha sgozzato un montone al posto del figlio Ismaele.

Una ricorrenza che, secondo quanto accennato dal presidente Aidaa, Lorenzo Croce, solo in Italia, comporta l’uccisione di 600 mila animali dei quali un terzo tramite “sgozzamenti fai-da-te”, ovvero con altri rischi igienici.

L’associazione animalista Aidaa ha pertanto sollecitato i sindaci di emettere ordinanze contro la macellazione senza stordimento. Infatti, il tipo di sgozzamento che viene messo in atto prevede la recisione della giugulare per far defluire il sangue. L’atto deve essere praticato da un uomo adulto “in stato di purità legale”. Tuttavia, in Italia vi è un decreto legislativo del 1998 che prevede che l’animale prima di essere ucciso debba essere privo di coscienza, in modo da evitargli ulteriori sofferenze.

Animal Equality ha ricordato quanto la macellazione rituale halal, per la religione musulmana e kosher, per quella ebraica, ammontava nel 2015 ad un giro di affari di circa 5 miliardi di euro.

“Solo in Italia saranno decine di migliaia gli animali che perderanno la vita in questo modo, perché lo stordimento preventivo è vietato dal rito. A noi animalisti tutta questa sofferenza sembra il contrario di una festa. Perciò cambieremo la legge, non appena avremo la forza di farlo, visto che la politica finora non ne è stata capace”, ha dichiarato Michela Vittoria Brambilla.

C.D.

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