Il presidente sorprende tutti: adottato Tory, salvato dalla macellazione

Foto dell'autore

By Gabriele

News

(foto South Korean Presidential Blue House)

Il nuovo corso del neo capo dello Stato sudcoreano, Moon Jae-in, si evidenzia non solo in materia di politica estera, ma riguarda anche tematiche interne. In particolare, grazie al suo contributo molto potrà cambiare dal punto di vista della macellazione delle carni di cane. Il presidente ha infatti scelto di adottare Tory, un cagnolino rinchiuso in un rifugio, che diventa così il primo “first dog” della storia del Paese.

E’ stata la pagina della residenza ufficiale di Moon Jae-in a Seul, la Cheong Wa Dae, nota anche come Blue House, ad annunciare l’arrivo di Tory. Il cane, che ha quattro anni, in realtà troverà la compagnia di altri due animali domestici, il cane Maru e il gatto Jjing-jjing. Tory è un cane fortunato: due anni fa, rischiava la macellazione e venne salvato dal gruppo animalista Coexistence of Animal Rights on Earth (CARE).

Il cane era però di colore nero e questo ne ha condizionato l’adozione: in Sud Corea, infatti, sono malvisti gli animali di colore scuro. Anche rispetto a questo Moon Jae-in è andato in controtendenza: “Sia umani che animali dovrebbero essere liberati da pregiudizi e discriminazioni”. Anche se il presidente sta poi lavorando alla costruzione di parchi riservati ai cani e strutture per il sostentamento di gatti randagi, per il bando della macellazione e commercializzazione della carne di cane bisognerà attendere. Infatti Moon Jae-in si è dichiarato favorevole alla messa al bando, ma intende farlo gradualmente.

Una questione annosa

La questione è annosa: nei mesi scorsi è stato realizzato un video choc, emerso da un’indagine negli allevamenti in Corea del Sud. Qui da diverso tempo si è concentrata l’attenzione delle organizzazioni animaliste, tra le quali quella della Humane Society International (Hsi). Questi ultimi hanno avviato diverse campagne per riscattare i cani, che vengono poi portati nei paesi Europei o negli Stati Uniti.

A fine 2016, l’amministrazione locale della città di Seongnam aveva reso noto che il più noto mercato locale, il Moran Market, aveva introdotto il divieto di commercializzazione della carne di cane sui banchi del mercato. Si era poi scoperto che in realtà il mercato è stato chiuso per essere ristrutturato e creare delle aree, nascoste agli occhi del pubblico, dove macellare i cani.

Il consumo nasce da alcune credenze popolari per cui la carne di cane stimolerebbe l’attività sessuale e allevia dal caldo. Non a caso, il picco massimo del consumo avviene ad agosto nel periodo cosiddetto del Bok Nal. Si stima che in Corea vengono mangiati ogni anno dai 1,5 ai 2,5 milioni di cani con ben 17mila allevamenti attivi. Un altro Paese dove il consumo di carne di cane rappresenta una ferita aperta è la Cina. Qui da molti anni vi è un braccio di ferro tra autorità locali e animalisti per bloccare il tristemente noto Festival di Yulin.

 

GM

Gestione cookie