Come il terremoto ha cambiato la vita di cani, gatti e non solo

Come il terremoto ha cambiato la vita di cani, gatti e non solo

@Getty images

Il terremoto in Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo che dallo scorso agosto ha continuato con scosse frequenti e spesso avvertite anche dalla popolazione fino ad oggi, ha provocato i ben noti disastri dei quali tutti noi siamo venuti a conoscenza nei telegiornali. Ma lutti, sofferenza, dolore e devastazione non le hanno subite soltanto le persone che abitavano in quei luoghi. Anche tanti animali hanno patito le pene dell’inferno, sia domestici che di reddito o randagi. In particolare proprio quelli che avevano un padrone, e non si sta parlando solamente di cani e gatti. All’improvviso si sono ritrovati senza le persone alle quali facevano riferimento e che li coccolavano e li accudivano ogni giorno, e sono diventati dall’oggi al domani dei randagi.

Terremoto, hai rovinato la vita di tanti cani, gatti e non solo

A Civitanova Marche è stato presentato un libro dal titolo ‘Vicini alla Terra’, ad opera dell’associazione ‘L’Arca senza Noè’. Scritto da Silvia Ballestra, marchigiana doc nonostante adesso viva a Milano. E lì si parla di come il terremoto abbia cambiato inesorabilmente la vita di tanti animali. Anche loro, come gli uomini, non potranno dimenticare quegli istanti in cui la terra ha tremato. Portando via loro tutto quello che avevano: gli affetti, la sicurezza, e poi la speranza. Vengono descritte le situazioni degli animali sperduti, di quelli soccorsi, di quelli feriti, oltre che dell’operato quotidiano di uomini e donne che hanno lavorato incessantemente per il loro bene.

Uomini e donne che ancora continuano a darsi un gran da fare. C’è poi il canile di Camerino in cui serve una mano da parte di chiunque possa dare aiuto. Gli ospiti in questi mesi sono aumentati in maniera esponenziale. Alla fine dello scorso mese di maggio i Vigili del Fuoco hanno soccorso diversi cani all’interno del territorio compreso nella provincia di Macerata. Adesso molti di loro si trovano quasi certamente lì, e la mano più grossa che si possa dare è quella di adottare questi trovatelli.

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